Stato di agitazione per i lavoratori delle Società Geom. Caruso e General Costruction

Ancora una volta la compagine sociale che guida le due aziende che fanno riferimento al gruppo Caruso non rispetta gli accordi sottoscritti con le organizzazioni e in più si permette il lusso di fare annunci a mezzo stampa in cui dichiara di aver ottemperato ai propri impegni. Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil denunciano il mancato rispetto degli accordi sottoscritti in Regione il 22 ottobre e il 5 dicembre alla presenza dell’Eni, committente degli appalti in Val d’agri. In particolare le organizzazioni sindacali contestano alle aziende il mancato pagamento della retribuzione di novembre 2019 e la mancata sottoscrizione delle transazioni novative dei crediti pregressi per una parte dei lavoratori.

Per i 25 lavoratori impiegati nell’indotto Eni e residenti nella valle del petrolio oltre al danno la beffa: lavorare per uno dei maggiori player internazionali senza vedersi garantiti i diritti fondamentali di lavoratori e soprattutto far vivere un inizio anno amaro alle proprie famiglie.

Quello che spaventa di più, proseguono le sigle sindacali, è la mancanza di prospettive future per i lavoratori. A tal proposito Feneal Uil Filca Cisl e Fillea Cgil chiedono tempestivamente la convocazione di un incontro con la Regione Basilicata ed Eni, richiamando ognuno degli attori di questa spiacevole vertenza alle proprie responsabilità al fine di garantire stabilità e continuità a queste maestranze.

L’immediato stato di agitazione e l’astensione dal lavoro durerà fino alla convocazione del tavolo regionale, nell’auspicio che si tenga entro pochi giorni, in caso contrario saremo costretti ad annunciare ulteriori e più incisive forme di protesta.

A queste persone, aggiungono i sindacati, si sommano un alto numero di lavoratori che sfiduciati si sono dimessi e a cui non sono riconosciute le proprie spettanze pregresse nonostante gli impegni sottoscritti.