Attivisti storici e attuali M5S lucano: “Chiediamo assemblea regionale con portavoce e facilitatori”

L'appello a margine dell'assemblea del 2 febbraio scorso a Salandra

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del gruppo di attivisti storici e attuali del M5S riunitisi in assemblea domenica scorsa, 2 febbraio, a Salandra. 

“Il gruppo attivisti storici ed attuali riunitisi all’Hotel La Salitella di Salandra (Mt) il 2 febbraio 2020, invitano i facilitatori ed i portavoce a cambiare i toni appresi a mezzo  stampa che appaiono più come una  reprimenda a firma di un facilitatore, piuttosto che come una apertura al dialogo, ricordano che i partecipanti all’assemblea, sono ancor prima che conosciuti,  iscritti e certificati nel m5s e che l’assemblea è stata preceduta da  inviti a mezzo email e comunicati stampa inviati a tutti gli organi di stampa ed informazione.  Pertanto, l’assemblea è e continua ad essere legittima sulla base delle regole sancite nello Statuto del moVimento ed ha espresso nei suoi contenuti non volontà scissionistiche ma chiare e precise prese di posizione sulle quali ci si aspetta un confronto pubblico con tanto di presa d’atto rispetto ai punti emersi sul documento finale che possono schematicamente essere così riepilogati:

L’Assemblea tutta chiede contezza su quanto avvenuto con gli uninominali, un fallimento che non può non avere una paternità,  gli ideatori di quelle scelte devono  venire allo scoperto , e poiché rappresentano un danno per la stessa immagine del moVimento saranno loro stessi a doverne trarre le dovute conclusioni e farsi da parte. Vogliamo ricordare che i tre uninominali alle elezioni politiche del 2018, furono per la precisione Salvatore Caiata uninominale camera Circoscrizione di Potenza, Gianluca Rospi uninominale camera circoscrizione di Matera e Saverio De Bonis Uninominale Unica di Basilicata;

La rappresentanza dei portavoce eletti deve sempre essere in favore e nell’interesse dei cittadini che li ha eletti porta voce, perché ciò avvenga non è più rinviabile quanto già presente sin dagli albori ovvero discutere con dei consuntivi periodici con gli attivisti che possano verificare l’attività svolta, i portavoce del moVimento devono sottoporsi alla valutazione degli elettori i quali devono poter indicare nei famosi recall il proprio livello di soddisfacimento, dispiace dover constatare che a partire dalla XVII legislatura fino all’attuale XVIII la situazione relativamente al confronto con gli attivisti, che non è un optional ma qualcosa di essenziale per l’esistenza stessa del m5s e per la  trasparenza che intende perseguire non si è realizzata e tutti gli eletti si sono adeguati alla cultura del silenzio e della mancata informazione nei confronti del proprio territorio;

Occorre ripensare  la piattaforma Russeau che ha generato non poche perplessità e dubbi di trasparenza, sapere chi decide e per quale motivo opera delle scelte a favore o in danno di chi legittimamente si propone. Inoltre la piattaforma non colma il divario tra territorio e rappresentanti in quanto  i temi sono squisitamente di carattere nazionale, mentre è indispensabile ragionare su soluzioni e prese di posizione anche rispetto ai temi che provengono dai territori; questo per  riportare la politica sul territori e per farlo occorre che gli argomenti siano anche dibattuti in assemblee ciclicamente organizzate a livello locale ma non del tipo piovute dall’alto ma in risposta alle richieste che arrivano dai territori.  Alla luce dei tre punti sopra indicati si invitano i facilitatori a trasferire le suddette istanze a tutti i portavoce eletti in Basilicata e ad indicare una rosa di date per la realizzazione di una assemblea degli iscritti m5s regionale di Basilicata  ( a proposito dell’idea di realizzare due assemblee provinciali si ricorda ai facilitatori che sono fuori dalle regole e dalla politica m5s le assemblee provinciali) le assemblee si sono sempre e da sempre tenute con valenza regionale.

Per concludere i toni usati dall’assemblea degli attivisti riunitisi il 2 febbraio a Salandra non sono perentori come quelli usati dal facilitatore firmatario del comunicato che avrebbe dovuto interessarsi di relazioni esterne al moVimento e non di assemblee di attivisti certificati, invitiamo i portavoce ed i facilitatori ad una assemblea regionale aperta che affronti i temi esposti con spirito costruttivo e non distruttivo perché risulta chiaro e lampante che sta venendo meno quella fiducia tra elettori e m5s in linea con i dettami dello Statuto che è stato premiato dal popolo e che  sovrintende a tutti e che tutti sono tenuti a rispettare.

Documento firmato da Salvatore Lasalandra, Rosa Pantone, Luisa Tamburrino, Diego Lacava, Alfonso Muscio, Daniele Coretti, Giuseppe Di Bello, Cosimo Rizzo, Antonio D’Ottavio, Vincenzo Toce ed altri 

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