Emergenza coronavirus. Dietrofront della Regione: “l’ordinanza è rivolta solo agli studenti lucani”

Lo ha dichiarato il presidente della Basilicata al termine della riunione in Prefettura a Potenza del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica

E’ di appena ieri sera, 23 febbraio, l’ordinanza con cui la Regione aveva disposto che “tutti i cittadini che rientrano in Basilicata provenienti dal Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria o che vi abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni dovranno rimanere in quarantena presso il proprio domicilio per 14 giorni, comunicando la propria presenza ai competenti Servizi di Sanità Pubblica; i Sindaci di tutti i comuni della Basilicata in collaborazione con tutte le altre istituzioni comunali censiranno i cittadini provenienti dalle suindicate regioni”

L’ordinanza aveva suscitato polemiche e perplessità sia tra i lucani sia negli osservatori nazionali, con una bocciatura netta da parte del governatore lombardo Attilio Fontana.

Nel frattempo i sindaci lucani hanno già emesso ordinanze in osservanza delle disposizioni della Regione. Insomma, un caos ben organizzato. I comunicati stampa si fanno dopo le ordinanze non prima.

Oggi, scopriamo che quelle parole “tutti i cittadini lucani” vanno intese e tradotte con “gli studenti lucani”. Traduzione possibile soltanto con delle capriole mentali. Eppure, Bardi la chiama “precisazione”. Una precisazione che ad ogni modo non risolve completamente le perplessità. In seguito l’assessore alla Sanità Rocco Leone precisa a sua volta: “studenti e familiari conviventi”.

Intanto, ci giungono diverse segnalazioni di lavoratori mandati a casa questa mattina perché nei giorni scorsi avevano soggiornato nelle regioni individuate nell’ordinanza di Vito Bardi.

Ripetiamo. Le autorità sanitarie e della protezione civile, il mondo della scienza rassicurano che la situazione è sotto controllo e che bisogna evitare di cadere vittima della paura che è assolutamente ingiustificata. E le istituzioni dovrebbero evitare di assumere comportamenti che alimentano caos, disagi e paure. Qui l’Ordinanza