Coronavirus Basilicata: sindaci in trincea. A Savoia di Lucania bloccato pranzo in campagna con ex carabiniere di rientro dall’estero

A Sant'Angelo le Fratte e Satriano di Lucania, dopo i contagi nel vicino Vallo di Diano, chiuse le strade di collegamento con i centri campani in quarantena

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La notizia della quarantena, disposta per i comuni di Caggiano, Polla, Atena Lucana e Sala Consilina (nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno) ha destato preoccupazione nella vicina Valle del Melandro, nel potentino.

I sindaci di Sant’Angelo le Fratte e Satriano di Lucania, hanno disposto così la chiusura delle strade di collegamento con il Vallo di Diano. Più difficile farlo per Savoia di Lucania “perchè- ha spiegato la sindaca Rosina Ricciardi- alcuni concittadini le utilizzano per recarsi al lavoro”.

E allora in queste ore concitate la sindaca, in contatto con la Prefettura di Potenza per cercare una soluzione, sta rafforzando ulteriormente i controlli attraverso la Protezione civile e i dipendenti comunali.

Ricciardi ribadisce l’importanza del distanziamento sociale per prevenire eventuali contagi e dunque l’importanza di rimanere a casa. Nonostante ciò c’è ancora qualcuno che si comporta come se non stesse accadendo nulla. Proprio ieri la sindaca è dovuta intervenire per interrompere un pranzo in campagna, organizzato da un concittadino, al quale avrebbe partecipato, tra gli altri, un ex carabiniere rientrato dall’estero.

Come se non bastasse tutto quello che c’è da fare per gestire l’emergenza- spiega Ricciardi- abbiamo dovuto contattare il comune di provenienza dell’ex militare dell’Arma per sapere se fosse vero, come lui stesso ci aveva assicurato, che aveva già fatto la quarantena dopo il rientro in Basilicata”. Il pranzo però è stato interrotto comunque, non senza il disappunto dell’ex carabiniere.

L’emergenza coronavirus unisce piccoli centri e grandi città. Anche a Savoia di Lucania ci sono persone in quarantena, perché venute da fuori. “Abbiamo intercettato queste persone- spiega ancora la sindaca Ricciardi-  e anche in questo caso abbiamo dovuto ricordare loro che devono rimanere a casa e così pure i familiari. Sono stata costretta a chiudere il cimitero per evitare che, soprattutto qualcuno più anziano anziché stare in quarantena pensasse di potersi recare a far visita ai propri defunti. L’invito che rivolgo a tutti- conclude Ricciardi- è di rimanere a casa il più possibile. Noi, grazie anche alla Protezione civile, faremo l’impossibile per garantire ai cittadini assistenza e contribuire a prevenire la diffusione dei contagi”. 

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