Coronavirus, i kit diagnostici saranno disponibili nella prima decade di aprile

Fonti interne all’Asp ci raccontano come hanno funzionato le procedure per l’acquisto dei tamponi

L’Asp – ci spiegano –  è stata la prima struttura ad effettuare tamponi e, non essendo il San Carlo ancora pronto per le analisi, ha stipulato una convenzione con il Monaldi di Napoli, portando lì le analisi da effettuare. Successivamente, appena il San Carlo – secondo le disposizioni regionali – è stato individuato quale unico laboratorio per effettuare le indagini, i tamponi sono stati consegnati all’Azienda Ospedaliera.

Il costruttore della piattaforma di laboratorio presente a Venosa non produceva kit per la ricerca del Covid 19; tali kit sono stati messi sul mercato internazionale a far data dal 24 marzo, e per questo che l’Asp, si è immediatamente proposta alla Regione come ulteriore laboratorio analisi, procedendo all’ordinativo già il giorno successivo, il 25 marzo. L’ordinativo effettuato consentirà di avere i kit diagnostici non appena resi disponibili sull’intero territorio italiano, presumibilmente nella prima decade dal mese prossimo.

Già in precedenza l’Asp aveva attivato una ricerca di mercato per trovare aziende disponibili a fornire anche piattaforme di laboratorio diverse, anche a costo di duplicare seppure transitoriamente, le tecnologie, ma si è preso atto dell’indisponibilità del mercato a causa dell’enorme richiesta mondiale.

Dunque nei prossimi giorni saranno disponibili i 1000 test ordinati dall’Asp a cui si aggiungeranno i 3000 dell’Asm.