Coronavirus in Basilicata. “Non lasciate soli quei bambini”

Sono affetti da patologie croniche gravi. A causa delle mirsure di contenimento dei contagi è stato interrotto o ridotto drasticamente il supporto infermieristico o sociale domiciliare

Riceviamo e pubblichiamo l’appello al presidente della Regione Bardi, del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Basilicata su quanto sta accadendo ai bambini affetti da patologie croniche gravi a cui è stato interrotto o ridotto drasticamente il supporto infermieristico o sociale domiciliare. 

“Per limitare i possibili contagi da Covid – 19 è stato interrotto o ridotto a zero il servizio di supporto infermieristico e/o sociale domiciliare ai bambini affetti da patologia cronica grave.

I bambini vengono, pertanto, assistiti esclusivamente dai genitori, con un impegno fisico ed uno stress emotivo enorme.  Sono bambini con malattia cronica grave e ad altissimo rischio per complicanze di malattie infettive respiratorie ed in particolare dell’infezione Sars cov-2.

Per la distribuzione quotidiana, a domicilio, di farmaci, presidi ed alimenti, considerata la difficoltà causata dall’attuale momento in cui non si può usufruire dell’aiuto di personale esterno, per motivi di sicurezza, è opportuno implementare l’astensione dal lavoro con la concessione di permessi parentali straordinari ovvero agevolare il lavoro agile per quei genitori che svolgono funzione di badanti senza intaccare i diritti previsti dalla Legge 104.

In Basilicata, inoltre, oltre il 20% dei bambini vive in condizione di povertà relativa e 20.000 minori versano in gravi condizioni di emarginazione.

La situazione di questi bambini è destinata ad aggravarsi: molte famiglie in questo periodo hanno, difatti, perso l’unica fonte di sostentamento legata a lavori precari e saltuari.

Da quì la necessità di rispondere ai bisogni essenziali dei lucani facendo proprie le sollecitazioni di tante famiglie e associazioni quali Maruzza Basilicata Onlus, Save the Children, ecc.: spesa alimentare, farmaci, ma anche prodotti per beni educativi per evitare che i bambini che non dispongono di rete e pc siano tagliati fuori dalla nuova modalità di didattica che si sta attuando nel sistema scolastico.

Alla luce di tutto ciò sarebbe opportuno istituire un Fondo di mutuo soccorso a beneficio delle famiglie lucane in difficoltà, fondo da utilizzare per il tramite delle amministrazioni comunali e delle associazioni che operano nell’assistenza dei nuclei familiari più bisognosi.

Vincenzo Giuliano, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Basilicata