Coronavirus, individuati i passeggeri del bus su cui ha viaggiato il primo contagiato lucano

Il 46enne di Trecchina non è mai uscito di casa dopo il ritorno dalla Lombardia

Acquisita la lista dei passeggeri che hanno viaggiato sull’autobus con cui l’uomo lucano contagiato da Covid-19 ha fatto rientro in Basilicata, dalla Lombardia. Una volta individuati, gli Uffici di Igiene e Sanità pubblica competenti, li prenderanno in carico per la  sorveglianza sanitaria  prevista in questi casi. 

Il primo contagiato lucano, 46 anni di Trecchina, ha sintomi lievi dal 27 febbraio. Aveva fatto rientro dalla provincia di Brescia dove si era recato per un intervento chirurgico, effettuato in un ospedale della zona.  Ha immediatamente avvisato le autorità competenti, segnalando i sintomi, e si è messo in auto quarantena appena giunto in paese. Vive con la madre che, per altri motivi, non è mai uscita di casa. L’unico contatto avuto, piuttosto blando, è con una persona che ha portato loro la spesa. Questa persona è in sorveglianza attiva per capire se presenta sintomi da Covid-19. 

I dettagli sono stati forniti in una conferenza stampa questa mattina da Ernesto Esposito, capo dipartimento  Politiche della Persona e dall’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone. Leone ha anche spiegato che in caso di necessità i posti letto in rianimazione sono addirittura superiori a quelli previsti dal servizio sanitario nazionale, così come sono disponibili posti letto nei reparti di Malattie Infettive sia all’ospedale di Potenza che a quello di Matera. Il direttore generale Esposito ha spiegato che la Basilicata dispone di 49 posti letto di terapia intensiva, 1 ogni 11.500 residenti, numero superiore rispetto alla media nazionale che si attesta a 1 ogni a 12.500, e che all’occorrenza possono diventare 57

Altri cinque tamponi sono stati effettuati, in aggiunta ai 42 dei giorni scorsi, e si attendono i risultati nel pomeriggio.  Cinquemila le mascherine arrivate oggi in Basilicata.

“Al momento non ci sono misure restrittive in Basilicata- ha spiegato Leone chiedendo collaborazione ai cittadini e soprattutto tranquillizando i lucani: “il sistema funziona, la malattia non è grave, tanto che il paziente non è stato nemmeno ospedalizzato”.