Coronavirus Potenza. Deceduto l’uomo che aveva “supplicato” il tampone

Palmiro, 58anni, era ricoverato in terapia intensiva al San Carlo. La figlia aveva denunciato ritardi e sottovalutazione del caso

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Non ce l’ha fatta il 58enne di Potenza, Palmiro Parisi, ricoverato in terapia intensiva a causa del coronavirus.

L’uomo, era risultato positivo al coronavirus. La sua storia, simile a quella di altri, era stata raccontata dalla figlia su facebook e ripresa dai  giornali.

Palmiro, che da giorni accusava sintomi compatibili al Covid-19, prima di essere sottoposto a tampone aveva dovuto attendere.

La figlia Maria, il 23 marzo scorso, annunciando il ricovero in terapia intensiva del padre, aveva ripercorso quello che era accaduto prima del trasferimento in ospedale.

La ragazza aveva spiegato di aver chiamato la Guardia medica e il numero verde regionale. “Dalla voce sta bene e non serve fare il tampone perché non presenta sintomi gravi ”- sarebbe stata la risposta. E ancora:  “Non possiamo mandare un’ambulanza e fare un tampone a tutti quelli che ci dicono di avere la febbre…”

Intanto la febbre continua a salire fino a quando l’uomo ha cominciato a stare molto male. Le chiamate alle autorità sanitarie si susseguono, “ma nessuno veniva a prelevarlo”. La figlia racconta ancora che il padre “aveva le dita viola”, che non riusciva a respirare. E così la famiglia ha dovuto “minacciare il 118 di chiamare i carabinieri se non fossero intervenuti”.

“Una volta arrivato il 118-scrive la figlia- è dovuto scendere da solo per le scale con a mala pena una vestaglia e le ciabatte e salire nell’ambulanza…”

Dopo il ricovero l’uomo viene intubato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Carlo di Potenza. Le sue condizioni peggiorano con il passare dei giorni.

Stamane la notizia della sua morte, ha sconvolto e addolorato la comunità di Potenza, dove Palmiro era molto stimato e conosciuto con il soprannome di “Coronati”.

 

 

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