Coronavirus. Rom Sinti senza fissa dimora: ancora nessun soccorso dal Governo

"Centomila cittadini, privi di acqua potabile, energia elettrica, alloggi adeguati, risorse alimentari e protezione sanitaria"

Sul territorio nazionale è stato dichiarato per sei mesi, su deliberazione del Consiglio dei Ministri, lo “stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili. Per l’attuazione degli interventi, si provvede, con ordinanze emanate dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico”. (Gazzetta Ufficiale 26 – 1 febbraio 2020)

Il 17 marzo 2020, è stato sottoscritto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Presidente Consiglio Giuseppe Conte, Ministro Economia e Finanze Roberto Gualtieri, Ministro Giustizia Alfonso Bonafede, decreto legge n. 18, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 70, denominato “Cura Italia”: nessuna misura di sostegno e soccorso di Protezione Civile, è stato promulgato a sostegno di RSC che vivono in condizione di assoluta emarginazione sociale (40.000 persone), senza fissa dimora (50.000 persone), vittime di tratta e schiavitù (10.000 persone), soggetti per i quali, lo Stato Italiano, ha ricevuto dalla Commissione Europea, periodo 2014 – 2020, 7 miliardi di euro, tramite Fondi Strutturali Europei, dopo ratifica di Accordi, in sede di Consiglio Europeo, nel giugno 2011.

Centomila cittadini, privi di acqua potabile, energia elettrica, alloggi adeguati, risorse alimentari, protezione sanitaria: un quadro di assoluta emergenza sociale. Appelli alle istituzioni sono stati prodotti da rappresentanti RSC, da Nord a Sud Italia, attraverso numerosi video. Il 5 e 6 dicembre 2019, si erano già svolti incontri bilaterali tra Governo, rappresentanza RSC e CESE Comitato Economico e Sociale.

A seguito delle proteste della società civile, il 30 marzo 2020, il Consiglio dei Ministri, ha emanato nuovo decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 83. E’ stata affidata ai Comuni, la cifra economica di 400 milioni di euro per il “soccorso alimentare”.

Ad oggi, nessun genere alimentare e di prima necessità ha raggiunto le nostre famiglie. Per questi motivi chiediamo l’immediata convocazione di incontro, con carattere di priorità assoluta, c/o il Viminale, Ufficio Capo Gabinetto Matteo Piantedosi, con delegati RSC, Quirinale, Ministero della Sanità, Protezione Civile Nazionale ed Anci. Gli ultimi devono essere soccorsi: siamo di fronte al rischio di un nuovo Olocausto, alla morte di decine di migliaia di persone, uccise da fame, esclusione, emarginazione e Codiv 19.