Fca, altri due giorni di stop a Melfi per l’emergenza coronavirus

Fim Cisl: "Oggi serve l’essenziale, bisogna preservare la salute di tutti per poter ripartire subito"

Salgono a 5 le giornate di stop nello stabilimento Fca di Melfi. Oggi, nella riunione tra la direzione aziendale e i rappresentanti sindacali, sono stati comunicati altri 2 giorni di fermo produttivo il 16 e il 17 marzo per continuare la sanificazione dello stabilimento e per mettere in campo tutti gli accorgimenti per garantire la sicurezza dei lavoratori. 

Il Dpcm 11 marzo 2020 prevede infatti che le aziende possono restare aperte a patto che rafforzino le misure di sicurezza per evitare il contagio.

“La linea data dal governo e invocata a gran voce dai lavoratori e dalle stesse organizzazioni sindacali – commenta il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista – è chiara, ma dal nostro punto di vista deve esserci anche un’efficace fase di controllo per fare in modo che le direttive siano attuate in modo puntuale”.

“L’attuazione delle prescrizioni contenute nell’ultimo Dpcm riguardanti i protocolli di sicurezza nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori – spiega il sindacalista – sono importanti, quindi bene fa Fca a rendere ancora più stringenti i protocolli di sicurezza, ma questo non basta perché permane un problema grandissimo con il trasporto dei lavoratori che ogni giorno si recano nelle fabbriche. È un problema reale che non può essere sottovalutato”.

“Solo mettendo oggi in sicurezza i lavoratori si potrà ripartire bene domani. C’è bisogno di continuare nelle scelte forti e vantaggiose per l’economia Italiana che guardano al dopo, per questo bisogna mettere in atto tutte le misure necessarie per non diffondere il virus, oggi serve solo l’essenziale. Bisogna preservare la salute di tutti per poter ripartire subito”, conclude Evangelista.

Fim Cisl Basilicata

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