L’Europa descritta da Varoufakis è un orrore

Non resta altro che denunciare Schauble, Dijsselbloem, Merkel, Lagarde, Draghi, e tutti i protagonisti di questo scempio di umanità sia al Tribunale Europeo per i diritti umani sia all’analogo organismo dell’Onu

E gli italiani?

Ho sempre stimato Mario Draghi per il suo Q.E. che ha salvato l’euro, fino alla lettura di questo libro. A salvare l’euro è stato lo sdegno mondiale nei confronti del trattamento dell’Europa verso la Grecia e l’affermazione elettorale degli euroscettici e dei sovranisti e dei cosiddetti populisti. Draghi ha armato la pistola puntata alla tempia di un governo che voleva solo la sopravvivenza del proprio popolo, non firmando trattati inutili per la finalità dichiarata ma non perseguita del risanamento greco, minacciando, prima, e facendo chiudere, poi, le banche greche. Come contropartita per aver tenuto in mano quella pistola ed aver premuto il grilletto al momento giusto gli è stato consentito di salvare l’Euro. Il conto lo hanno pagato i greci.

La pistola costantemente puntata alla tempia dei governi italiani è lo spread, manovrato con immorale scaltrezza.

Gli altri italiani? Renzi e company? Irrilevanti. Solo per curiosità Padoan si ingraziò Schauble facendo approvare il Jobs Act. Ecco quindi nel libro svelata la vera necessità del Job Act: compiacere Schauble e i tedeschi. Complimenti!!!

Il perché del comportamento di Schauble

Il disegno politico di Schauble era quello di una Europa simile alla Germania e di un Euro simile al Marco. Per fare questo occorreva un assetto di finanza pubblica rigoroso e improntato alla visione liberale dove per recuperare competitività nei confronti della Cina occorreva l’abbattimento dello stato sociale e dei salari. Ovviamente tutto ciò in Grecia e non in Germania! In sintesi il trasferimento del principio di irresponsabilità sociale delle imprese, propugnato dal teorico del liberismo Milton Friedman, dalle imprese allo Stato. Occorreva che la Grecia fosse di esempio all’Italia e, soprattutto, alla Francia. “Voglio la Troika a Parigi!”: questo disse Schauble all’autore del libro.

Che il piano del FMI fosse sbagliato e non consentisse di raggiungere l’obiettivo prefissato di rendere il debito greco sostenibile poco importava. AI creditori nulla interessava di rivedere indietro i propri quattrini, ma interessava la resa senza condizione non di un nemico ma di un governo di un popolo amico ed europeista. Come curiosità, come raccontato nel libro, il modello del FMI era sbagliato perché da un lato l’aumento delle tasse alle imprese, previsto nel piano, non comportava nessuna riduzione del numero di imprese che riuscivano a reggere sul mercato in conseguenza di questo aumento e dall’altro l’aumento dell’IVA non comportava nessuna riduzione dei consumi e degli acquisti. Nel libro Varoufakis racconta come inserendo un’IVA del 225% nel modello FMI le entrate IVA dello Stato aumentavano del 225%. Insomma vergogna! Neanche alla nostra mite casalinga di Voghera sfugge la sciocchezza di queste ipotesi. Invece al mito della nostra intellighenzia, Cottarelli che dal FMI proviene, sì!

L’Europa è un protettorato tedesco

Qualche aiuto, soprattutto morale, Varoufakis lo ha avuto da alcuni membri del governo americano e dei democratici USA. Solo morale perché, come disse Obama a Varoufakis, la Grecia ere, ed è ancora di più oggi, sotto l’area di influenza tedesca. I cinesi tentarono un aiuto maggiore in linea con i loro interessi sul porto del Pireo e nelle nuove via della seta ma furono fermati da una telefonata di Angela Merkel. I russi si tirarono indietro per cause di finanza interna o forse per non mettere altra carne al fuoco sul già incandescente contenzioso con i tedeschi.

Nessuno si illuda che l’Italia non sia nelle stesse condizioni della Grecia.

Ma chi ha deciso, chi ha mentito al popolo italiano sulla reale costruzione europea per farci trovare nella condizione di essere non europei ma facenti parte di un protettorato tedesco? Qualcuno ne ha la responsabilità, da Prodi a Berlusconi passando per tutti i governi che si sono succeduti, e deve spiegazioni agli italiani e ai figli e nipoti dei nostri partigiani morti per difenderci dai nazifascisti.