L’Europa descritta da Varoufakis è un orrore

Non resta altro che denunciare Schauble, Dijsselbloem, Merkel, Lagarde, Draghi, e tutti i protagonisti di questo scempio di umanità sia al Tribunale Europeo per i diritti umani sia all’analogo organismo dell’Onu

La stampa

Ovviamente la cronaca della stampa internazionale del calvario del governo Tsipras fu tutta a favore della ragionevolezza della Troika e dell’Eurogruppo contro i ‘capricci’ di Varoufakis. Quante volte abbiamo sentito dire che i greci avevano mentito sui conti pubblici e se la erano cercata? Ma, come documentato nel libro, a mentire sui conti non erano stati solo i greci ma anche gli italiani e persino la Germania. Però i nostri economisti e giornalisti pontificavano sul fatto che i greci avevano una pessima amministrazione, un elevato livello di corruzione e un elevato debito pubblico. Si erano dimenticati, provvisoriamente e improvvisamente, che l’Italia aveva gli stessi identici problemi e che conseguentemente l’Italia sarebbe stata la prossima della lista Schauble e quindi avrebbero fatto miglior figura a tacere. Quindi una stampa europea completamente dipendete dalle veline dell’Eurogruppo mentre quella greca era completamente in mano agli oligarchi che avevano la residenza finanziaria nei paradisi fiscali europei e che finanziavano i media greci con i soldi ricevuti dalle banche greche e, come spiegato in precedenza, in ultima analisi dalla Troika. La conseguenza era che tutta la stampa greca era schierata a favore della Troika.

Se penso al comportamento della stampa italiana all’epoca del governo Monti e di tutto quello che i nostri sedicenti giornalisti scrivono e dicono sull’Europa mi viene da pensare che la situazione italiana della stampa e della TV non sia molto diversa da quella greca.

L’Eurogruppo

Sconvolgente il fatto che tutte le decisioni significative dell’Europa vengano prese dall’Eurogruppo. Un organismo non previsto dai trattati, senza nessun regolamento di voto e decisionale e quindi senza nessun controllo e senza nessuna fonte istitutiva del diritto a prendere decisioni vincolanti per l’Europa e per i singoli Paesi. Persino nelle più feroci dittature si sente la necessità di un minimo di legittimazione giuridica per l’operato dei dittatori. Non in Europa! Un organismo non eletto e privo di legittimità e di regolamenti interni di funzionamento prende decisioni che impone alla Commissione e ai governi. Il parlamento europeo nulla conta! All’interno dell’Eurogruppo c’erano due padroni a dettare legge: Merkel e Schauble. Tutti gli altri in riga, anche se con livelli differenziati di dignità, compresi Draghi e Crhistine Lagarde. È un caso che quest’ultima sia il successore di Draghi alla BCE?

Ancora una volta c’è un tema di legittimazione. La legittimazione di Schauble e Merkel provenivano dall’elettorato tedesco e questi erano gli interessi che erano chiamati a difendere anche contro gli interessi di un altro popolo. Cosa diversa sarebbe stata se Schauble e Merckel traessero la loro legittimazione anche dal voto libero e democratico dei greci. Questo è un nodo strutturale che pone l’intera Europa sotto il tallone della più forte economia europea. Un tallone che ha schiacciato senza pietà i greci.