Basilicata trattata come un giocattolo. Gianni Rosa e la retorica da quattro soldi

Le parole dell’assessore regionale all’Ambiente confermano che la Basilicata è nelle mani di una Giunta assolutamente inadeguata

Abbiamo letto, e pubblicato, il comunicato stampa inviato oggi 20 aprile dall’assessore all’Ambiente Gianni Rosa. Ebbene, a parte la retorica del nulla, vorremmo che egli rispondesse a queste domande.

Risulta vero che ci siano state corsie preferenziali nella somministrazione dei tamponi nello stesso momento in cui i test scarseggiavano?

E che mentre medici, operatori sanitari, cittadini con sintomi avanzati supplicavano i test, qualcun altro li somministrava a persone asintomatiche amici degli amici compreso l’assessore Gianni Rosa?

È vero che le Unità speciali di continuità assistenziale sono partite con grave ritardo?

È vero che la Piattaforma di sorveglianza epidemiologica è partita con grave ritardo?

È vero che l’Ufficio stampa della Regione Basilicata ha gestito la comunicazione istituzionale con una confusione mai vista nel passato?

È vero che sia gli assessori sia i consiglieri regionali della maggioranza di centro destra hanno continuato a rilasciare dichiarazioni e interviste gli uni contro gli altri? Tutti a ruota libera?

È vero che taluni assessori mentre rassicuravano i cittadini che l’ospedale da campo donato dal Qatar sarebbe stato no covid, il presidente Bardi annunciava il contrario?

Ed è vero che l’ospedale di Venosa è stato, inutilmente, svuotato per ospitare pazienti covid che non ci saranno con medici che non ci sono, con conseguenze gravissime sui servizi sanitari del territorio?

È vero che avete chiuso il Centro regionale Alzheimer di Venosa?

Ecco, risponda nel merito di queste domande, visto che nessun altro dei suoi colleghi lo ha fatto.

Gianni Rosa, ha scritto nel suo comunicato stampa: “È giunto il momento di accelerare su una seria riforma della nostra sanità”. Bene, a che punto siete? Chi sta lavorando e da quando? I segnali non sono incoraggianti, se guardiamo a che cosa avete combinato nel frattempo tra nomine e incarichi proprio nel comparto sanitario.

Anziché fare proclami, difendere l’indifendibile con patetici esercizi retorici e propagandistici, mettetevi a lavorare seriamente, perché al momento date la sensazione di chi sta ancora guardandosi intorno per capire dove è finito. E mentre vi guardate intorno calpestate ogni cosa, provocando solo danni. Il tempo è scaduto.

E smettetela di fare come la Regina cattiva nella favola di Biancaneve. Tanto lo specchio vi dirà che siete i migliori.