Coronavirus Basilicata. Niente tamponi a carabinieri, poliziotti e operatori del soccorso pubblico

I sindacati delle Forze dell’ordine: "siamo completamene ignorati, ad oggi, 11 aprile 2020, da Vito Bardi nessuna risposta"

Le organizzazioni sindacali dei Carabiniere e delle forze di polizia Fns-Cisl, Unarma, e Siulp, plaudono alla lodevole e responsabile iniziativa dei Presidenti delle Regioni Toscana, Emilia Romagna e Campania che, in questo momento di difficoltà dovuta all’emergenza Coronavirus, hanno deliberato l’applicazione dei test di positività al Covid19 per le categorie maggiormente esposte a rischio, tra cui anche gli operatori delle forze dell’ordine e del soccorso pubblico che operano in prima linea per il bene della collettività.

Riteniamo che una simile iniziativa nella nostra Lucania sia fondamentale per riuscire a contenere, quanto più possibile, il diffondersi del contagio tra gli stessi operatori e, di conseguenza, tra i cittadini.

Se aumentassero i positivi tra le forze dell’ordine e del soccorso pubblico, chi provvederà alla sicurezza del territorio e dei cittadini della Basilicata?

Una domanda sorta spontanea fin dall’inizio dell’emergenza e che avevamo voluto condividere con il Presidente Bardi inviandogli, il 18 marzo 2020, una lettera nella quale gli chiedevamo l’istituzione di un protocollo che prevedesse il c.d. “tampone” per tutti gli operatori delle forze dell’ordine e del soccorso pubblico che prestano servizio in Regione.

Ad oggi, 11 aprile 2020, nessuna risposta: completamente ignorati!

E mentre la Regione tace, accade che nel territorio iniziano a registrarsi casi di contagio tra il citato personale.

Quello che ipotizzavamo a marzo, oggi, è diventata una preoccupante realtà.

Ciononostante siamo fiduciosi che, se si agisse con tempestività, mutuando le lungimiranti azioni intraprese da altre amministrazioni regionali, potremmo ancora evitare il peggio.

Confidiamo, anche contando sulla sua precedente esperienza professionale, che il Presidente Bardi riuscirà a trovare il tempo per considerare il sacrificio degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine e del soccorso pubblico, quotidianamente impegnati sul territorio lucano per combattere e contenere la diffusione del virus, meritevoli del suo prezioso tempo ed attenzione.