Coronavirus e crisi. L’immoralità dell’Europa

Quanto potrà durare questa situazione se la sensazione che si prova alzandosi la mattina è quella di essere precipitati nell’incubo di una dominazione straniera?

L’asimmetria nella risposta alla pandemia

Mentre in Europa si discute di piani di rientro e di condivisione del debito il resto del mondo stampa carta che avrà l’effetto dell’innalzamento del debito pubblico per rilanciare l’economia. Nessun piano di rientro a breve e nemmeno a lunga scadenza. Appena sarà possibile questo debito sarà semplicemente cancellato. Solo in Europa si pretende che questo debito rientri nel più breve tempo possibile e questo danneggerà solo l’Europa e gli stati che già oggi soffrono di crisi del debito accelerata dalle politiche liberali.

Il fiscal compact è insostenibile per tutti i paesi del Sud Europa, figuriamoci se avranno la capacità di ripagare il debito supplementare per il Covid – 19.

In tutto questo in Italia si inizia con magnifico tempismo a proporre le prime misure. Il PD vuole tassare i redditi sopra gli 80 mila euro, qualcun altro vuole ridurre lo stipendio agli statali. Minchia, che geni! Ma si è capita la dimensione del problema che abbiamo davanti? Si è capito che se si stronca la ripresa con tasse e scemenze simili o con i tagli dei liberali siamo col sedere per terra per le prossime quattro generazioni?

Nel frattempo, come ha ricordato il Presidente Conte nella sua conferenza stampa, mentre noi perdiamo tempo con questi soldini messi in campo con malagrazia mentre già ora servirebbero all’Europa 1.500 miliardi gli USA hanno già messo sul piatto 2.400 miliardi di carta stampata, e hanno fatto non bene ma benissimo. Questo significa essere una unica nazione e una vera potenza mondiale che risorgerà in un fiat! Altro che la micragnosa visione germanica e liberale.

La necessità non dilazionabile del piano B

Per quello che dicevo all’inizio non siamo in condizioni di negoziare liberamente all’interno dell’Eurogruppo visto che siamo sotto la minaccia costante della BCE e dei mercati che punteranno sempre a schiacciare l’anello più debole della catena. Prima la Grecia, poi noi, poi la Spagna poi la Francia, in una successione da film dell’orrore.

Occorre predisporre un piano B che nel giro di un fine settimana, a mercati chiusi, ci riporti di nuovo alla sovranità nazionale sulla moneta. Un piano, che si spera non sia mai necessario mettere in atto, ma che occorre avere a portata di mano per qualsiasi necessità e specialmente per aumentare la capacità negoziale del nostro Paese. Una sorta di “ordigno fine di mondo” come quello del film “Il dottor Stranamore”. Per i liberali, che di sicuro non hanno visto il film, è simile alla cintura esplosiva dei kamikaze. Una arma di ricatto insomma che significa: se ci fate morire vi trascineremo con noi all’inferno. Ma al tempo stesso, metafore a parte, una arma che se dovessimo proprio usare ci dia qualche speranza di sopravvivenza.

Onestamente non so se si poteva fare di meglio ma l’accordo di ieri è preoccupante e specialmente l’immotivato entusiasmo di Gualtieri e di Gentiloni. Non hanno certo la levatura per tenere la schiena dritta in questa circostanza. Credo che vadano rimossi, almeno Gualtieri visto che Gentiloni ormai ha la cadrega assicurata. In ogni caso senza il piano B combattiamo con le pistole ad acqua.

Meglio ancora, come già detto , sarebbe meglio emettere i Corona Bond garantiti solo dai paesi del Sud Europa. L’ idea mi pare inizi, ancora troppo timidamente, a circolare. Un primo passo per la costituzione di due Europe. Se ci fosse un minimo di intelligenza politica questa sarebbe la via più indolore. Una separazione negoziale, di cui Cacciari ha più volte evidenziato la necessità, tra l’Europa del Sud e quella del Nord.

Se non ora quando?

In ogni caso spero che il presidente Conte ribalti il tavolo alla prossima riunione altrimenti avremmo consegnato il Paese a Salvini e Meloni.