Europa a rischio. La Germania e l’Olanda non hanno visto il film “Caccia a Ottobre Rosso”

Si comportano come l’ottuso e vendicativo capitano Turbolev

Nel film Caccia a ottobre Rosso l’ottuso e vendicativo capitano Turbolev, nella smania di affondare il sommergibile di Marcus, dopo un insieme di manovre azzardate lancia un missile ignorando le distanze di sicurezza con il bersaglio. Il missile torna indietro e affonda il sommergibile al suo comando. Un membro dell’equipaggio, poco prima dell’impatto, gli dice: “Sei contento stronzo? Ci hai ammazzati!”.

L’Olanda e la Germania mi ricordano il capitano Turbolev. Pur di portare avanti i propri interessi, la loro politica di potenza e il loro disprezzo per i popoli del Sud Europa stanno ammazzando l’Euro, l’Europa e, ancora una volta, se stessi. Ma procediamo con ordina iniziando da un briciolo di storia.

La storia

Certo che capisco che ai tedeschi, e ai germanofoni de’ noantri, che si ricordi come i tedeschi ingegnerizzarono lo sterminio di 6 milioni di esseri umani dia fastidio. Certo fa bene chi ci ricorda che per ben due volte nel secolo scorso l’Italia fu alleata della Germania. Occorre però ricordare anche che un attimo prima della catastrofe gli italiani cambiarono alleanza. Questo avvenne immediatamente prima della guerra 15-18 e dopo l’8 settembre, quando l’alleato tedesco occupò l’Italia consegnatagli dai fascisti. Certo che è bene anche ricordare come i gerarchi del regime per emulare i loro sodali tedeschi emanarono le leggi raziali. È bene ricordare tutto e soprattutto la lezione che dovremmo aver imparato dalla storia: quando siamo stati alleati con i tedeschi abbiamo sempre dato ‘il meglio di noi stessi’.

Gli alleati italiani della Germania sono sempre state le destre, ora, per una strana capriola della Storia, lo sono le sinistre. E lo sono a tal punto che se gli parli di Varoufakis e del suo libro ‘Adulti nella stanza’ la reazione è sempre di denigrare, in puro stile soviet, l’autore che è stato invece vittima di una campagna mediatica denigratoria senza precedenti orchestrata dall’Eurogruppo e dagli oligarchi greci.

Eppure si tratta di una lettura che scortica la pelle di chi, come me, aveva creduto che avere la stessa moneta in tasca ci avrebbe fatto sentire a casa a Roma e a Berlino, ad Atene e a Parigi. Dovrebbe scorticare la pelle a tutti i sinceri democratici e dovrebbe suscitare orrore per i comportamenti da Bokassa dei rappresentanti tedeschi e olandesi nelle riunioni informali dell’Eurogruppo. Certo dovrebbe scorticare la pelle specialmente a quelli di sinistra, che, girando le spalle ai greci, hanno girato le spalle a tutti i loro principi e valori. Certo dovrebbe scorticare la pelle l’idea che quanto raccontato da Varoufakis non sia contestabile perché supportato dalle registrazioni delle riunioni dell’Eurogruppo.

Quando ero giovane ‘intellettuale’ e ‘di sinistra’ erano considerati sinonimi. Ovviamente si leggeva e si studiava molto per contrastare le tesi e le artiglierie dei ‘padroni’ e dei liberali. Armi dialettiche contro denaro e potere. Oggi anche quelli di sinistra non leggono più, il loro filtro per capire la società è l’appartenenza. Se una cosa la dice il PD o la stampa al seguito è verbo. Così il Job Act è diventato di sinistra, la democrazia liberale è di sinistra, i germanofoni sono di sinistra e chi si oppone al pensiero unico dominante che rappresenta una oggettiva saldatura di potere tra una parte del ceto politico e un capitalismo sempre più cialtrone è populista, sovranista, scellerato e stupido. Oltre ad agire per chissà quali interessi occulti. Credo che ormai a sinistra nessuno legga più un libro e che anche Carofiglio legga solo i suoi. Tutti ripetono a pappagallo le stesse scemenze lasciando gli unici bagliori di pensiero all’esausto Massimo Cacciari.

Vale la pena ricordare la profezia di Churchill del 1952? Forse no, forse solo qualche diretto discendente di un partigiano che fece la resistenza contro i tedeschi lo sa. Io ci provo: “Tra cinquanta anni i tedeschi saranno ancora un enorme problema per l’Europa.” Ha sbagliato di qualche anno, ma ora ci siamo.

I liberali

Altri alleati dei tedeschi sono i liberali, qui siamo di fronte ad una alleanza più naturale perché ‘democrazia liberale’ è un ossimoro. Molti sono convinti che aver fatto le serali al Cattaneo ed esser passati rapidamente in Bocconi, senza passare dal via, e avendo imparato l’apodittica della Scuola di Chicago li renda strafighi in grado di capire e governare il mondo.

Questi, specialmente ora, non perdono occasione di ricordarci, insieme a quelli di sinistra, le enormi colpe della Grecia. Bilanci taroccati: ecco l’estrema vergogna che merita la sedia elettrica! Come i giudici che assolvono lo stupratore perché la ‘puttanella’ aveva la minigonna. Che tutti abbiano taroccato i conti e, oltre l’Italia, anche la Germania amen. Che in aggiunta i tedeschi rispettino solo i trattati che più gli aggradano rimanendo indenni da ogni censura? ‘Ma scherziamo? Faccino, faccino pure, venghino, ma si figurino’!

Che la schiavitù per debiti, fino al 2010, fosse stata bandita dalla civiltà a loro sfugge come concetto. E poi vuoi mettere?

Le colpe sono degli italiani che devono essere messi in riga dai tedeschi con il MES.

Perché? Per le pensioni baby, perché siamo corrotti, sfaticati e cialtroni e perché e perché e perché! Che a furia di tagli siamo all’osso con ospedali e scuole e senza aver risolto un belino non rileva.

Ma mai si ricordano che se siamo agli stracci è anche perché si sono evase valanghe di imposte grazie anche ai paradisi fiscali di Olanda e Lussemburgo. Ci vorrebbe un fiat a risanare tutto: sequestro di tutti i patrimoni che non sono coerenti con le imposte dichiarate negli ultimi 50 anni. Forse bastano anche gli ultimi 10 e il gioco è fatto. Il liberale odia lo Stato e di conseguenza è un bene non pagare le tasse.

Ai liberali nulla frega del fatto che alcuni paesi germanofoni, agevolati delle circostanze, tradiscano i valori fondanti dell’Europa e si trasformino in dittature profittando della pestilenza. Quello va bene, il problema sono i parametri!

Mettetevi l’anima in pace, questa volta non prevarranno e forse a schifio finisce anche per loro!

Come dice il premio Nobel Stiglitz: “Se uno Stato va male la colpa è dello Stato. Se sono molti gli Stati ad andare male la colpa è del sistema. L’Euro è una moneta destinata al fallimento!”

Se il problema fosse solo l’Italia i tedeschi ci avrebbero già sodomizzato e senza un filo di vasellina, godendo molto di più che con la Grecia e facendoci ancora più male.

Purtroppo, per i tedeschi, vanno male tutti i paesi del Sud, oltre a qualche paese delle altre periferie europee.

Anche la Francia.  Basta fare una passeggiata tra i dati Eurostat per capirlo.

Macron ci ha provato a fare il ganzo per dare prova di machismo alla Merkel. Ma un poco i gilet gialli, un poco i pensionati e un poco quel prurito alla base della ‘noce del capocollo’, che sente tutte le volte che all’Eliseo passa sotto il ritratto di Maria Antonietta, lo hanno costretto a rendersi conto che il debito in Francia è più o meno senza controllo e senza possibilità sociale di tagliare la spesa pubblica per fare piacere alle fisime dei tedeschi.

Perché il MES non va bene

Uno perché nel suo glorioso track record c’è la Grecia, poi perché la governance prevede che il capo del MES sia sostanzialmente nominato dai tedeschi, poi perché il giudizio sulla sostenibilità del debito dei singoli paesi rimane in capo al MES, che non ha nessuna responsabilità politica e quindi sociale, poi perché una volta che ti sei indebitato ti manda le SS con le mazze all’uscio.

Mi sembra che basti, già ora né noi né la Francia né nessun altro paese del sud riesce a rispettare il fiscal compact. Ci mancano solo i debiti al MES!

Poi c’è una evidente asimmetria tra l’Europa e gli USA. I secondi stampano carta i primi fanno i kamikaze.

Appare del tutto evidente che così non possa andare avanti e che gli strascichi di questa fase guasteranno sempre più gli umori tra i popoli europei suscitando diffidenza sospetti e odio. Lo spirito che consente ai popoli di unirsi è morto per sempre. Persino qualche giornalista e intellettuale tedesco si è accorto che la misura è colma. I nostri patrioti liberali e radical chic no.

I veri europeisti diranno ai cari olandesi e tedeschi: “Siete contenti? Ci avete ammazzato stronzi!” e i loro sodali italiani a chi daranno la colpa? Ai sovranisti e populisti.

‘Ma forse è solo perché non hanno visto Caccia a ottobre Rosso’

Pietro de Sarlo

Chi è http://pietrodesarlo.altervista.org/