Riparto fondi sanitari per l’emergenza covid, la Regione esclude il Crob di Rionero

"Ennesima beffa per un’eccellenza che, pur nella sua specificità di carattere scientifico e di medicina oncologica, non si è minimamente sottratta a dare il suo fondamentale contributo all’emergenza"

In queste ore si è consumata l’ennesima beffa e ingiustizia ai danni dell’Irccs Crob di Rionero, da parte del Governo regionale. Con delibera di Giunta Regionale, e con visto del direttore generale del dipartimento Esposito, sono state ripartite le somme ministeriali assegnate, come ad ogni regione, anche alla Regione Basilicata per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. Fondi, questi, assegnati con d.l. n.18 del 17 Marzo 2020 dal Governo e ammontanti per la Basilicata a circa 7 milioni e mezzo di euro.

Ebbene il riparto ha interessato la sola Asp, Asm e San Carlo di Potenza. Rimaniamo increduli per l’ingiusta discriminazione, che sa di ennesima beffa per un’eccellenza che, pur nella sua specificità di carattere scientifico e di medicina oncologica, non si è minimamente sottratta a dare il suo fondamentale contributo all’emergenza contingente, anche con notevoli investimenti in termini di risorse economiche ma soprattutto di impegno professionale. Giova ricordare alla Giunta Regionale che da alcune settimane il Crob è impegnato incessantemente e senza sosta, con propri mezzi, e investimenti prontamente anticipati e proprio personale sanitario e amministrativo, a processare un considerevole numero di tamponi, e a dare cosi un importante contributo alla causa regionale.

Né può sottacersi il fatto che la Dirigenza abbia tempestivamente, ed egregiamente, sin dai primi giorni di marzo adottato ogni più opportuna misura atta a contenere e mettere in sicurezza l’intera struttura, i dipendenti e soprattutto i pazienti  che per ovvie ragioni della malattia si presentavano in stato di immunodepressione. Un plauso anche sulle modalità di gestione di un inizio di focolaio, che ha coinvolto alcuni dipendenti, e fortunatamente rientrato in pochi giorni. Non tolleriamo l’ennesimo schiaffo, e affronto subito, che ha risvolti anche morali oltre che economici perché non rende giustizia ad una struttura che da anni dona, all’intera Regione e non solo, e poco riceve.

Si sospenda l’efficacia del provvedimento. L’assessore Leone, che alcuni mesi fa a Rionero riconosceva l’eccellenza del Crob e prendeva precisi impegni a tutelarlo e salvaguardarlo nel futuro riveda il relativo riparto, senza ingiustificate ed intollerabili discriminazioni.

Vincenzo Di Lucchio Erminia Casolino, Gabriele Larotonda, Gruppo Consiliare di Italia Viva Rionero in Vulture