Braia: polizza del presidente, bene la proroga anche se al fotofinish

Autorizzare subito le attività previste dai DPCM come selecontrollo, pesca sportiva, raccolta funghi e tartufi e aprire il centro accoglienza di Palazzo San Gervasio

“Esattamente il 30 aprile, alla scadenza con pena di revoca del sostegno, apprendiamo da una breve comunicazione sul sito del Psr Basilicata, insieme a tutti i beneficiari delle anticipazioni relative alle misure non connesse alla superficie – annualità 2019 che si erano avvalsi di una garanzia regionale (la cosiddetta “polizza del Presidente”) che i termini per la sostituzione obbligatoria della polizza stessa passano dal 30 aprile al 15 luglio 2020.”

 

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Avanti Basilicata.

 

“Meglio tardi che mai, siamo in situazione emergenziale oramai da oltre 2 mesi e finalmente arriva la delibera di giunta, per altro non ancora pubblicata, che ho sollecitato da marzo all’Assessore Fanelli, rappresentando in ogni dove la necessità, per la Basilicata, di attivare almeno le azioni indispensabili per il comparto agricolo e per i beneficiari di bandi FEASR. La proroga della  ‘polizza del presidente’ in primis, che aveva reso possibile le anticipazioni alle imprese impegnate negli investimenti legati alle misure strutturali singole e in filiera.

 

L’Assessore Fanelli ora riattivi le attività di selecontrollo per abbattere i cinghiali, la pesca  sportiva e la raccolta di tartufi e funghi.

 

Faccia partire immediatamente la forestazione e prepari un pacchetto di sostegno a partire dal comparto agrituristico che andrebbe detassato totalmente e da quello vitivinicolo, di sua stretta competenza. 

 

Riapra senza perdere altro tempo il centro di accoglienza di Palazzo San Gervasio, fondamentale per la campagna del pomodoro, ormai alle porte. 

 

È arrivato il momento, così come indicato anche da tutte le associazioni datoriali, di definire i sostegni del comparto agricolo, utilizzando al meglio i circa 70 milioni di euro delle risorse residue del Psr che la Basilicata ha a disposizione. 

 

Piuttosto che plaudire, senza conoscere il merito, agli annunci fuorvianti dell’assessore Rosa sulle risorse idriche lucane, finanziate proprio da noi nella precedente legislatura, con 28 milioni di euro nel 2018, ci faccia capire come intende affrontare la Fase 2.

 

I cittadini e le cittadine lucane non hanno più pazienza di aspettare. Le aziende agricole e agrituristiche, l’agroalimentare, vogliono solo conoscere come affrontare tutto da domani in poi, che direzione la regione vuole prendere, come ripartire e da dove.”