Coronavirus Basilicata. Uil Fpl: “Tamponi a tutto il personale sanitario deve essere un imperativo”

Dopo i sette casi riscontrati nel distretto Asp della Val d'Agri il sindacato torna a chiedere tutela e sicurezza per i lavoratori

La Festa del Lavoro 2020 è caduta in un momento doloroso per il Paese. Dopo alcuni giorni di contagi zero, la triste realtà: altri 7 operatori Asp della Val d’Agri, ed un operatore della polizia locale, ai quali va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, sono stati contagiati dal virus in Basilicata. Tutto il personale sanitario che si è guadagnato la prima pagina dei giornali, che Sua Santità ha definito “santi della porta accanto”, e che hanno avuto i grazie sui cartelli affissi per le strade e gli applausi dai balconi è fatto da uomini e donne che nella lotta per contrastare epidemia pagano un tributo altissimo e talora la vita stessa. Il numero dei contagiati e dei morti, un primato mondiale, è la prova del senso di responsabilità e della particolare dedizione al lavoro di professionisti che, per quanto maltrattati e delegittimati non si sono sottratti, spesso senza le protezioni dovute e necessarie, all’impegno di curare tutti. Il virus ha rivelato una falla non solo istituzionale, ma culturale e identitaria nella sanità italiana e regionale, disvelando una categoria professionale che, in anni non lontani, è stata deprivata di ruolo, status sociale e potere. Dopo la stagione del cosiddetto aziendalismo e delle privatizzazioni sommarie sono venuti meno i confini sui quali si è costruita la cultura dei diritti.

Il taglio delle spese sanitarie era un mantra recitato da tutti i governi. Perciò stiamo attenti perché “il niente sarà più come prima” può rappresentare solo un mantra se non riconosce che il lavoro è valore fondante di quella sanita pubblica che oggi tutti vogliono salvaguardare. La realtà, però, è che sul lavoro degli operatori sanitari vivono in tanti e decidono tutti, tranne loro. Ma se la Politica vuole rispettare l’ impegno, messo in campo per affrontare lo tsunami che si è riversato sugli ospedali, deve restituire l’autorità a chi il lavoro lo fa, sottraendola a chi campa sul lavoro altrui. Per rimediare alla attuale alienazione del lavoro sanitario rispetto al suo prodotto di tutela della salute bisogna riconoscere agli operatori un ruolo e un potere per superare la condizione di prestatore d’opera, anonimo fattore produttivo, svilito nella sua funzione sociale, burocratizzato, impoverito, dal punto di vista numerico e retributivo. In questo momento, però, è prioritario farli lavorare in sicurezza.

Fare i tamponi a tutti gli operatori delle strutture sanitarie lucane, compreso il personale dei servizi esterni, perciò, deve essere un imperativo categorico. Nei distretti e negli ospedali periferici per esempio siamo in forte ritardo e, se non si interviene per tempo in tutte queste realtà, la cosiddetta fase 2, rischia di trasformarsi in un nuovo bagno di sangue. E’ inconcepibile che si impone a chi viene da fuori il tampone senza prima garantirlo a tutti gli operatori sanitari. Occorre, inoltre,che la Regione faccia ogni sforzo, come abbiamo scritto da mesi, per individuare strutture alberghiere da convenzionare per gli operatori sanitari che, contagiati, non sanno dove trascorrere la malattia e la quarantena. Si è celebrato con tristezza la festa del lavoro 2020, chiedendo che la cascata dei buoni sentimenti produca un cambiamento vero nella sanità, fatto di un diverso valore, anche retributivo, diverse collocazioni giuridiche e diversi modelli organizzativi che riportino gli operatori sanitari e non chi governa il sistema a decidere sulle necessità del malato. Perché, come anche questa infausta epidemia dimostra, sono i loro saperi, le loro competenze che fanno la differenza tra malattia e salute e tra vita e morte. Almeno questo la Politica lo deve tenere in considerazione.

Antonio Guglielmi, segretario Uil Fpl Basilicata

Giuseppe Verrastro segretario aggiunto Uil Fpl Basilicata

Francesco Coppola segretario provinciale Uil Fpl Matera

Raffaele Pisani, coordinatoe provinciale Uil Fpl Potenza