Sanità, Fials: delusi dall’assessore Rocco Leone

"Aspettavamo il tavolo regionale, convocato per mercoledì 3 giugno e invece abbiamo appreso a mezzo stampa e televisione che il bonus per medici e operatori sanitari del tutto inadeguato e quasi offensivo"

“Siamo profondamente delusi dal mancato impegno, annunciato e non realizzato dalla giunta regionale della Basilicata per il riconoscimento economico a tutto il personale sanitario che ha profuso un impegno straordinario, generoso e indefesso, sul fronte della lotta al Covid19”.

Luciana Bellitti, segretaria regionale della Fials critica le “esternazioni” dell’Assessore alla Salute Leone, che ha ieri anticipato le misure previste dalla giunta Bardi: “Aspettavamo il tavolo regionale, convocato per mercoledì 3 giugno – osserva Luciana Bellitti – e invece abbiamo appreso a mezzo stampa e televisione che il bonus previsto (mille euro lordi per i medici, 700 per gli infermieri ecc.) è del tutto inadeguato e quasi offensivo”.

“In tutta evidenza – prosegue la segretaria regionale della Fials – c’è un errore di fondo nelle tabelle elaborate da parte dell’amministrazione regionale. Lo schema di ripartizione anticipato dall’assessore Leone è stato elaborato sulla base del solo dl 18 e mancano del tutto, invece, le ben più consistenti risorse previste dal nuovo decreto, il dl 34, varato nei giorni scorsi dopo una lunga incubazione. All’articolo 10 è previsto infatti che le Regioni possano giungere a raddoppiare gli stanziamenti governativi previsti nel precedente decreto”.

Per Luciana Bellitti, quindi, “applicando la nuova norma, mettendo in campo adeguate risorse proprie, la Regione Basilicata potrà venire realmente incontro alle aspettative del personale sanitario e far sì che i bonus previsti siano una gratificazione reale e non una mortificazione per chi tanto ha dato alla comunità lucana in un momento così difficile”.

“Chiediamo quindi – conclude la segretaria regionale della Fials – che l’assessore Leone ritiri questo piano di ripartizione, renda disponibili risorse adeguate e dia così un segnale forte a tutti i dipendenti del sistema sanitario regionale”.