Comune di Lavello. Il sindaco, il benefattore e il presunto innocente

La clemenza riservata all’imprenditore e consigliere comunale Antonio Liseno e il regalo del condannato in primo grado, per estorsione, Franco Mauro Via

Riprendiamo dalla ragnatela delle relazioni parentali e amicali per capire se questi legami abbiano avuto un certo peso nelle decisioni amministrative del Comune di Lavello, in provincia di Potenza e abbiano configurato un qualche conflitto di interesse tra ruoli politici e ruoli imprenditoriali.

La “clemenza” nei confronti del consigliere comunale e imprenditore Antonio Liseno

Per altri imprenditori e poveri cittadini di Lavello la burocrazia rappresenta un grave ostacolo, non per il consigliere comunale Antonio Liseno. Il quale quando chiede il permesso per costruire in sanatoria è subito servito. E quando chiede il parere favorevole di regolarità tecnica per l’accorpamento di alcuni lotti relativi ai lavori all’Hotel San Barbato, il 16 aprile 2016, la Giunta comunale si riunisce lo stesso giorno, il 16 aprile 2016 per deliberare il parere favorevole. Sappiamo che per altri mortali cittadini sono passati gli anni. Poi ci sono regole che sembrano destinate alla moltitudine e nei fatti riguardano un singolo imprenditore, Antonio Liseno. È il caso della delibera di Giunta n. 134 del 25 novembre 2019, che consente per tutti i fabbricati o strutture destinati ad attività commerciali, artigianali, alberghiere della zona Pals di costruire con un’altezza massima fino a 10,5 metri in variante alla norma che prevedeva un’altezza massima tra i 7 e i 9 metri. Chi ha beneficiato della variante? Sempre lui, Antonio Liseno e, naturalmente i suoi amici di affari. Abbiamo verificato che la norma sia servita anche ad altre strutture della zona, nessuno avvertiva quella necessità. Certo, in futuro chiunque può utilizzarla, in futuro. Fatto sta che in data 14 aprile 2020 il Comune rilascia il permesso a costruire in sopra elevazione in variante del permesso precedente, il n. 25/2019, a Antonio Liseno, per il corpo di fabbrica denominato Club House nel complesso dell’Hotel San Barbato. Ma sembra che l’altezza di 10,5 metri sia utile anche per un altro progetto di cui scriviamo in seguito.

La mania dei regali e lo scarso senso dell’opportunità del sindaco

Sappiamo delle 200mila mascherine donate dall’imprenditore dal cuore d’oro Antonio Liseno al quale gliene sono state sequestrate 8 milioni dalla Guardia di finanza. Sappiamo dello scarso senso di opportunità del sindaco per causa dell’assunzione della figlia al Comune. Ebbene, queste due caratteristiche si incrociano per dar vita ad un altro spettacolo andato in scena nel gennaio dello scorso anno. Si inaugura in pompa magna retorica, alla presenza del sindaco e di assessori, un parco giochi per bambini realizzato, e donato (valore 50mila euro) al Comune, da Franco Mauro Via.

Franco Mauro Via, marito di Stefania Finiguerra, socia della New Co. International S.r.l. di Antonio Liseno, è titolare della prima impresa che ha eseguito i contestati lavori abusivi all’Hotel San Barbato per conto del suo amico Antonio Liseno. Si tratta della EDILVIA srls. L’azienda è finita nel mirino della Procura della Repubblica potentina per causa di presunti illeciti nella gestione del personale. In sostanza, Franco Via è stato condannato in primo grado a 4 anni di carcere e all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per il reato di estorsione. Secondo il giudice di primo grado avrebbe estorto danaro ai suoi stessi dipendenti facendosi restituire parte dello stipendio. La stampa all’epoca diede ampio risalto alla vicenda. La sentenza è del 16 ottobre 2018.  Nel settembre 2018, un mese prima della condanna il Comune di Lavello sottoscrive una convenzione con la Edilvia srls per lavori di riqualificazione e ampliamento di un’area giochi attrezzata e relativa fornitura di giostrine gratis. Un mese dopo la sentenza, il 13 novembre 2018, la Edilvia chiede una proroga per la consegna dei lavori di 60 giorni e il 4 dicembre comunica che l’esecuzione dei lavori sarà affidata alla ditta, amica di Franco Via, “Costruendo società cooperativa” di Cerignola. L’amministrazione comunale autorizza. La cooperativa Costruendo fa capo a Natale Curiello, già presidente del Consiglio comunale di Cerignola, in quota Forza Italia, arrestato nell’operazione Pegaso del 2013 della Procura di Potenza e poi scarcerato e scagionato.

Dobbiamo constatare che nell’arco di circa un mese, dal 4 dicembre, i lavori sono conclusi. Tant’è che il 20 gennaio 2019 l’area di giochi per bambini viene inaugurata con tanto di ringraziamenti del sindaco alla Edilvia srls per “la generosità, la disponibilità, ed il lavoro di ottima qualità”.

Liseno e Altobello

Donazioni a orologeria e sindaco sempre disponibile

Se il sindaco avesse avuto un minimo senso dell’opportunità, probabilmente avrebbe con garbo rinunciato al dono di Franco Via. Come si fa ad accettare un regalo da una persona condannata per aver sottratto illecitamente il pane ai suoi dipendenti? Quei 50mila euro potrebbero non essere puliti, magari frutto di quell’ipotetica estorsione. Quel dono potrebbe essere motivato da un ragionamento strumentale, non disinteressato. Queste domande il sindaco e la sua Giunta se le sono poste? Certo, Franco Via è innocente fino al terzo grado di giudizio, ed è proprio per questo che sarebbe stato opportuno aspettare una sentenza definitiva prima di accettare un regalo dalla ditta Edilvia srls.

Ma così non è stato. Anzi il Comune firma la convenzione con un indagato per estorsione, senza nemmeno aspettare, per ragioni di opportunità, l’esito del dibattimento con rito abbreviato di primo grado. Anzi, in seguito alla condanna, quando avrebbe potuto sospendere l’efficacia della convenzione, approva la richiesta di proroga della Edilvia per l’ultimazione dei lavori.

È curiosa la tempistica delle donazioni. Franco Via fa il benefattore quando sono in corso indagini a suo carico per il reato di estorsione. Antonio Liseno dona 200mila mascherine nel momento in cui si appresta a venderne milioni.

Il benefattore consigliere comunale e imprenditore

In fondo Antonio Liseno e suo fratello Luigi sono dei benefattori. “Gente che se hai bisogno ti aiuta”. Anzi, Liseno sa sempre riconoscere in anticipo le persone in difficoltà, le attività commerciali o artigianali che fanno fatica a tirare avanti, quelle che stanno per chiudere o che resistono inutilmente. Ed ecco che arriva lui, pronto ad aiutarti, come? Semplice, compra la tua attività in “malora”. Qualche tabaccheria, negozi di alimentari, di elettrodomestici, un distributore di carburante, uno studio fotografico, e così via. Lui le compra, anche se quelle attività continuano ad arrancare. L’Hotel San Barbato, per esempio, una mega struttura lusso, che per le magre attività registrate non dovrebbe reggere ai costi. È vero, la gestione non è sua ma di una società milanese che evidentemente non bada ai fatturati. Liseno è anche benefattore del Lavello Calcio, promosso in serie D.

Ma il benefattore, o i suoi finanziatori, o mandanti, o amici hanno grandi progetti per Lavello. Si tratta della costruzione del Parco ludico-sportivo e commerciale in contrada Pupoli, zona ex fornace. Chi sono i progettisti? Lo Studio Associato T.A.U. di Nicola Gentile…

Arrivederci alla quarta puntata

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