Consiglio regionale Basilicata, addetti alle pulizie in stato di agitazione

I sindacati contro il taglio delle ore con il cambio d'appalto

I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil esprimono forte preoccupazione per i lavoratori addetti alle pulizie del Consiglio regionale della Basilicata che con il cambio appalto subiranno un taglio del 40 per cento delle ore. Si tratta di 24 lavoratori in tutto, molti dei quali inquadrati con contratti di 20 ore settimanali, che vedranno una netta riduzione reddituale e contributiva.

Il contratto d’appalto della precedente azienda -spiegano i sindacati-è scaduto lo scorso 31 maggio e dal 1 giugno 2020 il servizio di pulizia e sanificazione è stato assegnato alla Meranese Servizi Spa che, a fronte di un’offerta annua di 20.000 ore nette di prestazione lavorativa, procederà ad una riduzione contrattuale delle ore attualmente espletate dalle maestranze. Nonostante i ripetuti solleciti mossi alla Regione con la richiesta di rivedere una gara d’appalto che sin dall’inizio presentava criticità in merito al costo del personale, elemento sulla quale le aziende concorrenti avrebbero dovuto presentare le proprie offerte economiche, dobbiamo sottolineare che la presenza della Regione Basilicata, anche nella fase del passaggio del personale, è venuta a mancare.

Con la sottoscrizione del contratto d’appalto con l’azienda vincitrice del bando-aggiungono- si verifica nuovamente ciò che è avvenuto in altri enti pubblici territoriali, dove nel pieno silenzio della politica si è consumato il dramma di chi ha visto ridursi notevolmente il salario, a danno non solo dei lavoratori ma anche di tutta la cittadinanza lucana, giacché tali riduzioni intervengono su servizi pubblici essenziali, come quelli a tutela della salute pubblica. Ebbene, le conseguenze nefaste di un ennesimo cambio d’appalto al ribasso, dove i costi del servizio sono stati scaricati interamente sul personale, oggi si concretizzano proprio nel palazzo della Regione Basilicata, in un momento così delicato quale quello dell’emergenza epidemiologica, dove la proclamata priorità di tutelare la salute, la salubrità e la sicurezza dei luoghi pubblici e di lavoro viene di fatto bypassata dalle logiche del mercato e del profitto economico.

Per contrastare il paradosso di un sistema distorto degli appalti pubblici che penalizza soltanto cittadini e lavoratori e sembra tutelare solo il profitto delle aziende, Filcams,  Fisascat e Uiltucs proclamano la stato di agitazione del personale e richiedono con urgenza un incontro al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi al fine di  risolvere le problematiche occupazionali ed evitare situazioni di blocco del servizio di pulizia e sanificazione degli uffici regionali”.