Lavello (Potenza). Che ci fa il sindaco accanto all’imprenditore Antonio Liseno?

Dalla città della daunia a Milano, passando per Londra. Tutti i legami societari e finanziari del consigliere comunale di fiducia e sostenitore elettorale di Sabino Altobello

Continuiamo a scavare nei legami tra l’amministrazione comunale di Lavello, l’imprenditore-consigliere Antonio Liseno e le relazioni con altri protagonisti riconducibili alle sue società e alle sue attività. Saremo in grado, nel corso di questa nostra inchiesta, di capire che cosa ci fa accanto al sindaco Sabino Altobello, l’amministratore unico della Sg Spa a cui la Guardia di Finanza ha sequestrato 8 milioni di mascherine anti covid pronte per la vendita?

Il centro commerciale e l’insistenza sull’interesse pubblico

L’idea è di realizzare, su un lotto di circa undici ettari, un complesso commerciale con annesse strutture ludico-sportive. L’investimento necessario alla realizzazione del progetto sarebbe, scrivono i progettisti nel 2016, di oltre 22milioni di euro. A proporlo è la Oser spa di Castel San Giorgio, Salerno di proprietà dei Rainone, del capostipite Guido, da non confondere con i Rainone della Rcm Costruzioni.

Chi sono i progettisti? Lo Studio Associato T.A.U. di Nicola Gentile che sarebbe stato anche il progettista e direttore dei lavori al San Barbato, a suo tempo denunciato con Liseno, Via, e Francesco Barrese (ex segretario del Pd di Lavello dimissionario l’estate scorsa) per abusi edilizi. L’iter, piuttosto travagliato, si protrae per oltre 10 anni. Il Comune di Lavello si è impegnato oltre modo per adottare tutti i provvedimenti richiesti dalla procedura.

Il sindaco è certo che la cosa si fa.  Il 2 luglio 2019 l’amministrazione incontra la Oser spa per individuare le opere pubbliche da realizzare a spese del proponente. In quella riunione estiva è presente quasi tutta la Giunta, Olivia Rainone, il tecnico incaricato Nicola Gentile e un non meglio specificato signor Rainone.  Perché nel verbale non c’è il nome dell’altro Rainone che avrebbe partecipato all’incontro? Rainone chi?

La Giunta comunale nella delibera n. 132 del 25 novembre 2019, scrive che “l’intervento progettuale rappresenta un’importante iniziativa imprenditoriale con positive ricadute socio-economiche e occupazionali”. Già il Consiglio Comunale nel 2014 dichiarava che il progetto è di “notevole interesse pubblico”.

Dieci giorni dopo la delibera del 25 novembre, il 5 dicembre, arriva la doccia fredda dalla Regione: l’opera non può essere considerata di interesse pubblico e, inoltre, la variante urbanistica proposta è sperequativa.

La Oser spa sarebbe proprietaria dei terreni, perché li ha comprati? Per realizzare quel progetto? Siamo certi? Vedremo. Intanto pare che tutto sia fermo, pare.

La Oser spa e i contatti locali

Che cosa ha a che fare Antonio Liseno con la Oser Spa e con i Rainone? Formalmente nulla, nei fatti pare che sia lui il legame territoriale dell’impresa, anche perché è lo Studio Tau di Nicola Gentile il progettista e curatore delle procedure per conto della Oser spa. Nicola Gentile, come già sappiamo, oltre ad essere il fratello di Raffaele, dipendente o ex dipendente di Antonio Liseno, sarebbe stato il progettista dei lavori all’Hotel San Barbato di Antonio Liseno. Dunque tra i due c’è un legame non solo professionale. Ad ogni modo i contatti locali della Oser spa sono Antonio Liseno e Nicola Gentile. Non potrebbe essere diversamente considerato il fatto che nelle stanze degli Uffici Tecnico e Urbanistica già dai tempi della ex dirigente Sabina Colaianni erano di casa sia il Gentile sia Antonio Liseno cugino del marito della Colaianni. Insomma, pare che si sia creato nel tempo una specie di monopolio – legittimo, per carità – nel campo della progettazione e realizzazione di opere edilizie e dell’assistenza nelle pratiche procedurali in capo allo Studio di Nicola Gentile.

Il Gruppo UniRainone fondato da Guido Rainone, classe 37, è oggi una realtà produttiva e un marchio attivo in svariati settori: costruzioni stradali e autostradali, cave, gestione immobiliare, produzione di conglomerati bituminosi, lavori edili pubblici e privati, con diverse società, tra cui un’impresa di costruzioni in Etiopia. Un grande gruppo, dicono loro, che non ha un ufficio progettazione?

La Oser spa, è una società di gestione immobiliare. Sul sito del gruppo c’è scritto: La Oser spa ha come programma futuro la costruzione di complessi commerciali sia a Lavello (PZ) su aree di 100.000mq che a Castel San Giorgio (SA) su aree di 22.000 mq. Lo dice la stessa società: complessi commerciali, altro che ludico-sportivi di interesse pubblico.

Che ci fa a Lavello una società con 20 milioni di patrimonio immobiliare e 2,5 milioni di capitale che dice di voler investire 22milioni per un complesso commerciale? Perché proprio in quel luogo e in quella città?

La storia recente dei fratelli Liseno imprenditori

I tre fratelli sono coinvolti in un’inchiesta della procura di Potenza, indagini chiuse nel 2006, per presunta frode ai danni della Comunità Europa e della Regione Basilicata. I fatti risalgono al periodo 1998-2004 quando, secondo la Guardia di Finanza, la cooperativa AML di cui Luigi Liseno era vice presidente, la L&D S.r.l. di Antonio e Donato, e altri in associazione avrebbero, attraverso fatture per operazioni inesistenti, percepito indebitamente oltre 3 milioni di euro di contributi. Tra gli “associati” un faccendiere salernitano, Giacomo Mastrogiovanni, allora presidente del Consorzio Apol (Associazione di produttori ortofrutticoli lucani). Alcune delle società coinvolte avevano sede in Campania, Puglia, Lazio e Sicilia. La vicenda, sul piano giudiziario, si è chiusa con la prescrizione sia per il reato di frode che per il reato di associazione per delinquere. Dunque non sapremo mai se  i tre fratelli Liseno fossero innocenti o colpevoli. Tuttavia, dobbiamo presumere l’innocenza, considerato che non sono mai stati condannati.

Donato Liseno, da qualche anno non avrebbe più nulla a che fare, sul piano imprenditoriale, con Antonio e Luigi. La sua Ortolab S.r.l. è in liquidazione dal gennaio 2020. Tuttavia egli è azionista al 50% di una società registrata nell’agosto 2013, a sua firma, nel Regno Unito.

Si tratta della Green Farm Partners Limited con indirizzo di servizio a Oak Hill Long Lane, Heronsgate, Rickmansworth Hertfordshire, circa 20 chilometri a nord ovest di Londra. La sede legale è a 7 Woodside Rd New Malden Surrey KT3 3AH. La società ha una liquidità costante intorno alle 300mila sterline, con altrettanti utili trattenuti nel 2019. L’altro azionista è un certo David Formosa. L’indirizzo rilasciato da Donato Liseno, all’atto della iscrizione della società nel registro delle company di Inghilterra e Scozia è quello di un appartamento a Lavello. L’oggetto della società è “Altri servizi di ristorazione”. Tutto regolare, naturalmente. Niente di male avere un’azienda nel Regno Unito.

Luigi Liseno, ha una società con sede legale a Roma sulla via Cristoforo Colombo, la Business Company S.r.l., di cui egli è amministratore unico e socio insieme alla sua ragioneria, per come risulta alla data del 27 giugno 2018. La società dovrebbe occuparsi di commercio all’ingrosso e al dettaglio di elettrodomestici, apparati per la telecomunicazione, veicoli a motore, gestione sale giochi, vendita di gratta e vinci, tabacchi, vendita di prodotti alimentari di ogni tipo, biancheria, profumeria e così via. Insomma, l’oggetto sociale è vastissimo.

L’altra società, ma attualmente inattiva, di Luigi Liseno è la Elle Enterprise S.r.l., con sede legale a Lavello, di cui egli è amministratore unico e socio con i figli. La società dovrebbe occuparsi di import export e vendita di veicoli, automobili, imbarcazioni, autocarri, riparazioni, assemblaggi e trasformazioni di veicoli di ogni tipo, eccetera.

Solo per completezza del quadro, ma con la precisazione che nulla avrebbe a che fare con i tre fratelli, facciamo un cenno all’altro Luigi Liseno, residente a Chioggia, cugino dei fratelli Antonio, Donato e Luigi. Luigi 2 (lo chiamiamo così per distinguerlo dall’altro) era, almeno fino al 2015, il rappresentante legale dell’azienda cooperativa che gestirebbe servizi di mensa e di assistenza nel Comune di Lavello. Luigi 2 è cognato di Francesco Barrese, già direttore tecnico dell’Astea, direttore dei lavori all’Hotel San Barbato per conto di Antonio Liseno ed ex segretario del Pd di Lavello. Moglie di Francesco Barrese è Maria Grazia Liseno, sorella di Luigi 2. Maria Grazia è amministratore unico e direttore tecnico di Nostoi S.r.l. che si occupa prevalentemente di scavi archeologici, valutazioni del rischio archeologico e servizi culturali, ma l’oggetto sociale è vasto. La sede legale è a Chioggia, unità operativa a Lavello.

Ritorniamo al “re di Lavello” Antonio Liseno e alle sue relazioni

Il collegamento con i Rainone, non è chiaro fino in fondo. Tuttavia è più chiaro il legame con i Serrano di Milano. Luca Serrano e Davide Serrano, rispettivamente vice presidente del Cda della SG Spa e revisore unico della Glam’our S.r.l., sono a pieno titolo dentro le società di cui Antonio Liseno è formalmente amministratore e azionista unico. Luca Serrano è anche consigliere di amministrazione della Hsb San Barbato Resort S.r.l. per conto del socio Meccanica Finanziaria Corporate Finance spa di cui è presidente del Cda. La Meccanica finanziaria Spa è di proprietà della A.G.A. Amministrazione e Gestione Aziendale, società a garanzia limitata registrata a Lugano. Amministratore e azionista della A.G.A, è Luca Serrano, direttore con diritto di firma è Enrico Tarabini. La A.G.A è registrata allo stesso indirizzo della Agil Holding Società Anonima, proprietaria della Agil spa di cui Enrico Tarabini è amministratore unico. La Agil spa è la società a cui la SG Spa ha ceduto il ramo d’azienda dell’Hotel San Barbato. Ramo che poi sarà ceduto alla Hsb San Barbato Resort S.r.l. di cui Luca Serrano è amministratore insieme a Enrico Tarabini. La proprietà della Hsb San Barbato è saldamente in mano alla stessa Agil Spa di cui Enrico Tarabini è amministratore unico.

Luca Serrano lo troviamo anche azionista e direttore, in una società registrata nel Regno Unito nel 2010 e disciolta nel 2017. Si tratta della SGI Management LLP di cui la Meccanica Finanziaria Spa, sempre di Luca Serrano, diventa membro nel 2016.  Dal 2012 al 2013 è membro, tra gli altri, della SGI Management la Iron Land Incorporated con sede a Dubai negli Emirati Arabi Uniti.

Nello staff della Meccanica Finanziaria spa, ci sarebbe stato anche Vincenzo Caputo, amico di Antonio Liseno e presidente del Lavello Calcio di cui Sileno è sponsor e dirigente. Vincenzo Caputo, lo troviamo anche come azionista in un paio di società registrate nel Regno Unito. Si tratta della Caputo Consulting & Partners Ltd, registrata nel 2013 e sciolta nel 2016 e della Parco Eolico Ltd registrata nel 2013 e ancora attiva, di cui Caputo è stato direttore dall’ottobre 2013 al gennaio 2014. La liquidità costante della Parco Eolico Ltd oscilla tra 600mila e 800mila sterline.

Nella Parco Eolico Ltd tra gli azionisti c’è anche la World Wind Energy Holding con indirizzo a Melfi in Via Mulini.

Vincenzo Caputo è stato amministratore unico della Sartoria Italiana S.r.l. con sede legale a Foggia, dichiarata fallita nel 2005. Attualmente è amministratore unico, e socio al 95%, della Assicurazioni. Tech S.r.l., nata nel 2019 con 120mila euro di capitale, con sede legale a Milano in Via Montenapoleone e sede operativa a Melfi. Vincenzo Caputo e Antonio Sileno sono la spina dorsale economica del Lavello Calcio, appena promosso in serie D.

A questo punto, alcune domande: Antonio Liseno è il vero proprietario delle sue più importanti società? Da dove provengono i 17 milioni di euro del capitale sociale della Sg Spa? Ma la domanda che più interessa all’opinione pubblica è: che ci fa Antonio Liseno accanto al sindaco Sabino Altobello? Certo, Liseno merita un encomio: un mega imprenditore super impegnato nella gestione delle sue aziende trova anche il tempo per fare il consigliere comunale. Per il bene di Lavello, si intende. Tant’è che senza i voti del mega-imprenditore, Altobello non sarebbe stato eletto e sarà per questo che nei confronti di Liseno l’amministrazione comunale ha mostrato in alcune occasioni una certa clemenza?

Arrivederci alla prossima

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