Svuota i conti dei clienti, Guardia di Finanza arresta impiegato delle Poste a Potenza

Indagati anche tre familiari dell'uomo

Un 31enne di Potenza, S. G., è stato arrestato in mattinata dalla Guardia di Finanza su disposizione del Gip del Tribunale del capoluogo. L’uomo è accusato di circonvenzione di incapaci, peculato, peculato, truffa, indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e pagamento, accesso abusivo a sistema informatico in danno di anziani clienti dell’ufficio postale in cui prestava servizio. La misura è stata anche adottata in relazione ai reati di riciclaggio ed autoriciclaggio delle somme sottratte alle parti offese.

Contestualmente si è proceduto al sequestro di denaro, titoli e beni per un valore di 230mila euro pari al valore delle somme indebitamente sottratte dall’indagato alle sue vittime.

L’attività di polizia giudiziaria delegata alla Guardia di Finanza, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, vede indagati, oltre all’arrestato, altri suoi tre familiari implicati nel reimpiego/riciclaggio del denaro.

Sulla base dei gravi indizi acquisiti è emerso che l’indagato, con sofisticati sistemi fraudolenti, avrebbe sottratto ingenti somme di denaro dai conti correnti con modalità telematica ( si faceva comunicare fiduciariamente dagli anziani clienti le password per l’accesso on line ai c/c) e, quindi, dalle disponibilità dei dell’Ufficio postale in cui prestava servizio quello di Trivigno, dove è rimasto per un lungo periodo, (per poi essere trasferito presso gli Uffici Postali prima di Potenza e poi di Pignola).

In particolare, l’arrestato avrebbe sottratto somme ai correntisti, appropriandosene mediante la frode e anche la circonvenzione di persone anziane, che a lui si affidavano essendo incapaci di gestire con la dovuta attenzione i propri sudati risparmi e quindi le proprie disponibilità finanziarie.

S. G., dopo avere razziato i conti, con il successivo apporto dei propri familiari e della moglie, avrebbe riciclato le somme sottratte attraverso il loro reinvestimento in polizze assicurative, buoni fruttiferi e titoli intestati a sé ed ai suoi familiari.

L’attività investigativa svolta, si inquadra in un complesso quadro di vigilanza e controllo, nell’ambito delle operazioni a tutela del credito e del risparmio dei cittadini, degli istituti di credito ed enti finanziari che, soprattutto nell’attuale periodo storico, connotato da gravi turbolenze economiche e di forte disagio, sono soggetti a manovre speculative e fraudolente.