Basilicata24 compie nove anni: troppi per un giornale “fuori posto”, pochi per quello che c’è da fare

Ringraziamo con affetto tutte le donne e gli uomini che ci leggono: andiamo avanti senza sosta

La Basilicata è un posto meraviglioso abitato da gente per bene. Per questo, con i nostri articoli e le nostre inchieste siamo severi nel denunciare il malaffare, l’arroganza, il ladrocinio dei furfanti e dei loro circoli di potere. Una minoranza di malfattori che da decenni tiene sotto scacco questa regione, impedendone il riscatto economico, culturale e sociale.

Costoro offendono ogni giorno la dignità dei lucani, avviliscono le energie positive dei giovani che vogliono costruire qui un futuro. E noi li combattiamo ovunque essi agiscano: nella politica, a destra a sinistra sopra e sotto, nell’economia, nella società in generale.

E non lo facciamo per una questione etica o morale, noi non giudichiamo, non diamo patenti di moralità a nessuno. Tuttavia, abbiamo la pretesa di informare, di svelare fatti e circostanze che danneggiano lo sviluppo e guastano il futuro della Basilicata. Abbiamo la pretesa di sollevare critiche e seminare dubbi su questioni che altri ritengono marginali. Abbiamo la pretesa di fornire all’opinione pubblica strumenti informativi per l’esercizio della critica.

Tra il giornalismo “notarile” – quello che si limita a fornire le notizie a freddo – e il giornalismo “militante” noi abbiamo scelto quest’ultimo, con tutti i pericoli e gli ostacoli del caso.

Tra il giornalismo “portavoce” delle istituzioni e del potere e il giornalismo libero da ambigui condizionamenti, noi abbiamo scelto quest’ultimo.  Non siamo i migliori, ma nemmeno i peggiori. Errori ne abbiamo commessi e ne commetteremo, siamo imperfetti e chiediamo scusa.

Siamo un giornale povero – nel vero senso della parola –  ma anche povero di quella povertà che ci rende liberi, e dunque siamo ricchi. Non accettiamo soldi per la pubblicità alle multinazionali del petrolio e dell’eolico selvaggio, o dalle aziende che alimentano il gioco d’azzardo. Non accettiamo pubblicità da aziende oggetto di nostre inchieste.

Non sappiamo se in questi anni il nostro lavoro abbia prodotto qualche piccolo cambiamento nella società, nel mondo del giornalismo e nell’opinione pubblica in Basilicata, non sta a noi dirlo. Siamo certi, tuttavia, che dobbiamo insistere con il nostro lavoro, con il nostro modo di fare giornalismo e informazione che, legittimamente, non a tutti piace. Non siamo differenti, siamo diversi.

Sappiamo di certo che non siamo graditi, anzi siamo osteggiati, denigrati, in molti ambienti della politica, del giornalismo e della società: sono gli stessi ambienti che combattiamo ogni giorno.

Avvertiamo che l’opinione pubblica non è ancora completamente matura per accogliere gli stimoli, spesso forti, della nostra testata. Ma è anche per questo che continuiamo senza sosta a fare il giornale: per provocare miglioramenti significativi nella capacità dei cittadini di assumere posizioni critiche nei confronti della realtà e del potere costituito, affinché si capisca il valore inestimabile della libertà. È la nostra più grande ambizione.

In questi anni abbiamo subito attacchi feroci da ogni parte come quasi mai è accaduto ad un piccolo giornale in Italia. Abbiamo subito insulti, intimidazioni e continuiamo a subirli. Abbiamo subito minacce, sequestri, perquisizioni, processi, aggressioni anche fisiche e continuiamo a pagarne le conseguenze. La nostra reazione è stata e sarà sempre la stessa: continuare a scrivere senza indietreggiare.

Abbracciamo simbolicamente le lettrici e i lettori, sempre più numerosi: sono loro la linfa del nostro lavoro. In tanti hanno fatto e fanno il giornale con noi, fornendo contributi di idee e piccoli contributi in denaro, inviandoci segnalazioni, collaborando direttamente alle inchieste con le loro informazioni e documentazioni. Li ringraziamo con grande affetto, anche per il loro coraggio, ovunque siano in Italia, in Basilicata e all’estero. Per la prima volta, dopo tutti questi anni, nel 2020 abbiamo raggiunto punte di 160mila utenti unici in un giorno.

Il 27 agosto 2011 usciva online Basilicata24, il giornale libero e impertinente. L’avventura continua, “fuori posto” sempre.