Fca Melfi, Fiom Cgil: Assemblea su criticità della logistica

Si discuterà di condizioni di lavoro, salute e sicurezza, situazioni contrattuali, salariali, orario e relazioni sindacali

La Fiom Cgil Basilicata ha avviato una campagna assembleare con tutti i lavoratori della logistica indotto FCA Melfi dall’ultima settimana di agosto alla prima di settembre per affrontare temi che riguardano le condizioni di lavoro, di salute e sicurezza, situazioni contrattuali, salariali, orario e relazioni sindacali.

Le assemblee verranno svolte alla presenza della Fiom Cgil nazionale e dalla segreteria della Basilicata che da tempo stanno denunciando le condizioni di sfruttamento in cui versano i lavoratori della logistica, rivendicando l’applicazione delle norme del contratto nazionale nazionale dei metalmeccanici, mettendo in campo azioni sindacali che hanno dato alcune risposte concrete ai lavoratori.

In quasi tutte le aziende della logistica dell’indotto Fca di Melfi la contrattazione di secondo livello è stata accompagnata dal fenomeno del dumping contrattuale e deroghe al CCNL dei metalmeccanici, con la complicità di qualche organizzazione sindacale che propone ai lavoratori accordi e transazioni economiche con conciliazioni per sanare diritti contrattuali spettanti, ma mai riconosciuti dalle aziende, per farle risparmiare.

Questa situazione nell’area industriale di Melfi ha generato accordi minori a discapito dei lavoratori della logistica indotto Fca Melfi, che garantiscono forme di tutela inferiori in termini di trattamenti retributivi, aumenti salariali e flessibilità oraria rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici firmato dalle organizzazioni sindacali, a favore di tutto il sistema delle imprese dell’area industriale di Melfi.

La frammentazione contrattuale crea una competizione sfrenata tra aziende, in una continua ricerca di riduzione dei costi del lavoro che si traduce in cancellazione dei diritti e assenza di garanzia del mantenimento occupazionale.

La Fiom Cgil a tutti livelli continuerà a lottare per bloccare questo processo, perchè a parità di lavoro devono corrispondere parità salariali e condizioni di lavoro, è necessario il rispetto e l’applicazione del contratto nazionale e l’avvio di una contrattazione di secondo livello che aumenti il salario e migliori le condizioni di lavoro anche per i lavoratori della Logistica.

La crisi dell’auto, oggi aggravata da quella per la pandemia, non la si può far pagare solo ai lavoratori, già in sofferenza per le perdite salariali dovute all’utilizzo, da troppi anni, degli ammortizzatori sociali.

La crisi si supera progettando politiche industriali che mettono al centro il lavoro, l’innovazione e la ricerca, pertanto è necessario che il governo risponda alla richiesta della Fiom Cgil di avviare un confronto per governare la transizione del settore guardando alla eco-sotenibilità del nostro paese.

Per il superamento della crisi è necessario il rinnovo del CCNL per aumentare il salario ai lavoratori e dare garanzie occupazionali, creando le condizioni di lavoro affinché si possa frenare l’azione di molte multinazionali, di delocalizzare produzioni e interi settori industriali.

Fiom Cgil