La Basilicata di Cartier Bresson in mostra a Tricarico

Dal 7 al 31 agosto nel castello di Santa Chiara

Dal 7 al 31 agosto 2020, il Castello di S. Chiara, vasto complesso di cui fa parte la Torre Normanna, di Tricarico (Matera) ospiterà l’esposizione del fondo fotografico che comprende i reportage di Henri Cartier-Bresson nella Lucania del 1951-‘52 e del 1972-’73 custodito nel centro documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”.

Dedicata principalmente al pioniere del fotogiornalismo, àlias “l ’occhio del secolo”, la mostra esporrà 26 scatti del celebre Henri Cartier-Bresson, realizzati durante il primo viaggio in Basilicata compiuto tra il 1951 ed il 1952 al quale ne seguì un secondo, nel 1973, con una nuova raccolta di scatti. Quest’ ultima volta l’obiettivo dell’artista fu quello di mettere in luce i grandi progressi compiuti in Lucania, a distanza di venti anni dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta.

Bresson giunse a Matera sul finire del 1951, invitato dall’Unra-Casas (l’organizzazione internazionale costituita nel 1943 dalle Nazioni Unite per l’assistenza economica e civile alle popolazioni danneggiate dalla guerra), che, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Urbanistica, presieduto da Adriano Olivetti, aveva istituito la storica Commissione per lo studio della città e dell’agro di Matera, sul finire del 1952.

La sua macchina fotografica durante le lunghe passeggiate condotte per i paesini della Basilicata, tra gli stretti vicoli di Stigliano, Ferrandina, Pisticci, Scanzano, o nel suggestivo scenario offerto dai calanchi di Aliano e Sant’Arcangelo, passando, infine, per i paesi del potentino come Rionero in Vulture, Vietri di Potenza, Pietragalla, Avigliano catturò fedelmente le misere condizioni di vita dei contadini lucani, che vivevano in uno stato di indigenza, di degrado e di analfabetismo, con un elevato tasso di mortalità infantile.

Henri Cartier-Bresson al suo ritorno, invece, ritrasse una realtà economica e sociale profondamente cambiata, anche per effetto dei nuovi insediamenti industriali nella valle del Basento, ove erano stati scoperti giacimenti di metano e delle opere di bonifica di vaste aree paludose della piana metapontina, dell’eradicazione della malaria e dell’irrigazione, fautrici di un’agricoltura redditizia e altamente specializzata.

Grazie al suo continuo “andare alla ricerca dell’istante decisivo” senza dare nell’occhio o mettere in scena, sono nati numerosissimi scatti pregni di umanità e sensibilità.

Le fotografie scattate in Lucania, furono donate alla Città di Tricarico, dallo stesso Cartier-Bresson tramite il Prof. Rocco Mazzarone, in ricordo del poeta Rocco Scotellaro.

Per assicurare l’adeguamento alle norme anti-covid sono state già attuate modifiche al percorso, non più ad anello, bensì lineare, con rispetto delle distanze interpersonali, ed ingresso contigentato da gruppi di 5 persone.

A questo, nei locali del Castello si aggiungerà un’attività di mostre temporanee di fotografi locali e sarà possibile visitare anche l’incantevole Chiostro di S. Chiara.