Parco nazionale Appennino lucano: giro di vite contro chi abbandona rifiuti

Il commissario Priore ha dato mandato ai Carabinieri del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di intensificare i controlli e punire severamente i trasgressori e invita gli amministratori locali a fare lo stesso

In Italia, ogni anno, vengono prodotte all’incirca 30 milioni di tonnellate di rifiuti 500 kg procapite (dati Ispra). La gestione dei rifiuti è da sempre problematica nel nostro paese, come evidenziato più volte anche dalle immagini che ci giungono dalle nostre città. La spazzatura è diventata un annoso problema per le amministrazioni, sia nelle grosse città che nei piccoli centri. A questa vera e propria emergenza, se ne è aggiunta un’altra, frutto dell’inciviltà di molti cittadini, che sempre più spesso abbandonano rifiuti di ogni tipo lungo le strade o in ambienti naturali, fiumi, spiagge e montagne.

Nelle ultime settimane, complice anche la massiccia presenza di utenti del territorio nellarea parco, ci sono pervenute diverse segnalazioni di abbandono di rifiuti lungo i sentieri e le strade che lo attraversano, in molti casi sono stati osservati accumuli di inerti, elettrodomestici, pneumatici o anche “semplici” rifiuti casalinghi.

Questo fenomeno, oltre ad essere dannoso per l’immagine del territorio, è anche estremamente pericoloso per la salute pubblica e per la sopravvivenza della specie animali e vegetali.Per questo motivo, l’Ente parco dell’ Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ha deciso di puntare i riflettori su questo tema al fine di arginarlo il più possibile. Con questo breve comunicato vogliamo ricordare che l’abbandono dei rifiuti è un reato grave che può avere anche in talune circostanze delle ripercussioni penali (D. Lgs. 3 aprile 2006 numero 152). Chiediamo pertanto a tutti, cittadini e amministratori, di farsi carico del problema e di lavorare insieme per risolverlo.

Non è più possibile tollerare la violenza a cui il nostro territorio è quotidianamente sottoposto da cittadini irresponsabili e refrattari alle regole. Solo collaborando attivamente sarà possibile ottenere risultati soddisfacenti che restituiscano la giusta dignità a questa casa di tutti. Segnalare la presenza di rifiuti è indubbiamente essenziale, ma lo è ancora di più evitare che gli stessi vengano abbandonati, attraverso un monitoraggio costante sia dei cittadini che delle istituzioni. Il parco è casa nostra ed è compito anche dei cittadini vigilare affinché venga protetto e rispettato. Chi abbandona rifiuti, non rispetta la natura e ci espone ai rischi derivanti dall’inquinamento delle falde acquifere e dei terreni: ricordiamo a tal proposito, che molti dei materiali abbandonati (batterie auto, pile, frigoriferi, bombolette spray, ecc.) contengono sostanze tossiche estremamente pericolose per la nostra salute.

Pertanto, il Commissario Priore ha dato mandato ai Carabinieri del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco di intensificare i controlli e punire severamente i trasgressori e invita gli amministratori locali a fare lo stesso.

Allo stesso tempo, i CEAS operanti nell’area parco sono invitati ad organizzare eventi di sensibilizzazione al fine di diffondere una migliore conoscenza del fenomeno e informare la popolazione circa la reale portata del problema, che sta raggiungendo livelli preoccupanti.

Nota a cura dell’Ufficio Stampa del Parco Nazionale Appennino, Val d’Agri Lagonegrese