Potenza, altri 25 lavoratori in cassa integrazione all’ex Don Uva

Sindacati: Una decisone gravissima che non trova riscontro nelle reali esigenze della struttura

Quello che sta accadendo nella vertenza Universo Salute ha dell’inverosimile. Nel mentre si provano a determinare le condizioni per il reintegro dei 26 lavoratori già in cassa integrazione (fis), l’azienda preannuncia l’ulteriore ricorso agli ammortizzatori sociali per 25 lavoratori a partire dal 12 agosto. Lo annunciano in una nota congiunta Fp Cigl, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl, Usb e Fsi.

Una decisone gravissima che non trova riscontro nelle reali esigenze della struttura-aggiungono i sindacati-Se non c’è stata riduzione di attività, se c’è piuttosto la necessità di coprire le assenze dei lavoratori dovute alle ferie, ci chiediamo da dove nasca l’esigenza di mettere in cassa integrazione altro personale.

Questa vertenza si sta trasformando in un gioco al massacro che pagano esclusivamente i lavoratori e i pazienti della struttura cui, evidentemente, rischia di non essere garantita adeguata assistenza.

Ci chiediamo, infatti, se il personale rimasto in servizio sia e sarà in grado di garantire l’appropriata assistenza ai pazienti ricoverati visto che ci risulta che i lavoratori siano già in grande affanno.

Se così è anche questo ulteriore ricorso alla fis ci appare strumentale. Troviamo inaccettabile quanto sta accadendo: Regione e Asp decidano definitivamente sulla compartecipazione del 15% perché le rassicurazioni dell’assessore alla Salute, espresse appena una settimana fa, non hanno trovato riscontro nella effettiva chiusura dei lavori della commissione regionale rinviati di fatto al 3 settembre.

Non si possono lasciare questi lavoratori in balia delle lentezze burocratiche e dei rimpalli tra Regione e Asp, nè tanto meno si può consentire che l’inaffidabilità delle istituzioni venga utilizzata da Universo Salute riversandola sui lavoratori.

Chiediamo -concludono- la immediata sospensione di quanto preannunciato nella informativa e ribadiamo la necessità di reintegrare con immediatezza i lavoratori in fis.

Invitiamo, altresì azienda sanitaria e Regione ad attivare le necessarie verifiche sull’adeguatezza della consistenza del personale in servizio a garantire l’appropriatezza dell’assistenza erogata.