Potenza, due assessori hanno incassato il bonus Inps: imbarazzo nella maggioranza

Si tratta di Marika Padula e di Patrizia Guma, stipendiate con circa 3mila euro al mese

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“Sono una Partita IVA e ne sono orgogliosa. Rischio in proprio, non ho un posto fisso. Faccio politica per passione e non ho alcuna intenzione di diventare una professionista della politica. Esercito la responsabilità ogni giorno e, responsabilmente, rivendico la mia scelta. Chi sta sul territorio con una propria attività e vuole rimanerci con dignità, in altri Paesi non ha avuto bisogno di fare domande, ha ricevuto contributi direttamente sul conto corrente. Non sono disposta a partecipare a questa fiera dell’ipocrisia.”

Lo scrive sul suo profilo Facebook, l’assessore alle pari opportunità e politiche giovanili del Comune di Potenza, Marika Padula (Gruppo Idea, destra)

Ebbene, quello che più dispiace di questo post sono i “brava” i “ben detto”, i cento like a commento della maldestra difesa d’ufficio della signora Padula. Una simbolica rappresentanza della società provincialotta e ipocrita di queste zone.

L’assessore Padula non ha un posto fisso e fa politica per passione, questa è la ragione per cui una che incassa 3mila euro al mese può permettersi – coscienza alla mano – di accedere al bonus di 600 euro una tantum. Questa è la vera ipocrisia.

La stessa cosa avrà pensato l’altra assessora, quella allo Sport, Patrizia Guma, leghista, avvocato.

Niente di personale, ma la vostra vita è cambiata con quei 600 euro una tantum? Crediamo di no. Al contrario siamo persuasi che tutto sia cambiato con quei 3mila euro al mese.

Aspettiamo i commenti del sindaco.

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