Truffe agli anziani: i Carabinieri in prima linea per prevenirle e contrastarle

Le tecniche adottate dai truffatori sono innumerevoli e tutte volte a carpire la fiducia delle loro vittime

Prosegue l’attività di vicinanza e sostegno verso le persone anziane, soprattutto verso quelle che vivono da sole, per senzibilizzarle e tutelarle contro le truffe ai loro danni.

Le tecniche adottate dai truffatori sono innumerevoli e tutte volte a carpire la fiducia delle loro vittime.

Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, aspetto tranquillizzante, così si presentano i truffatori per conquistare la simpatia delle vittime e per introdursi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli. Ma la tecnica più ricorrente è quella del finto avvocato che chiede telefonicamente denaro per familiari in difficoltà, in quanto necessiterebbero di assistenza legale, o ancora simulando la consegna di pacchi postali commissionati da congiunti, facendo subito dopo presentare dei complici presso le loro abitazioni per il ritiro del corrispettivo in contanti.

Ed è così che ai primi di luglio, a Brienza (PZ), i Carabinieri della Stazione, ricevono una telefonata sul Numero 112 di pronto intervento da parte di una 81enne del luogo che segnalava la presenza di un uomo che, presentatosi come suo nipote, preannunciando la consegna di un “pacco” previo il pagamento di 2800 euro, si sarebbe presentato a casa per la consegna dell’improbabile oggetto. Ad attenderlo i Carabinieri che lo hanno arrestato. Si trattava di un truffatore, un venticinquenne napoletano arrestato e la sua complice denunciata all’Autorità Giudiziaria.

Ancora, recentemente,  a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza e condotte dalle Stazioni di Ruvo del Monte (PZ) e Vaglio di Basilicata (PZ), è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal GIP di Potenza nei confronti di un 32enne napoletano ritenuto responsabile di rapina e truffa aggravata. L’indagine concerneva due truffe commesse ai danni di due persone anziane della provincia di Potenza raggirate con la telefonata da parte di un “finto” Maresciallo dei Carabinieri che le comunicava di un incidente stradale occorso al nipote per il quale si sarebbe recato a casa per riscuotere 850 euro per risarcire il danno.

Una seconda truffa perpetrata con la telefonata di un “finto” avvocato che sarebbe passato a riscuotere una somma per un “finto” incidente stradale.

Gli arresti effettuati recentemente sono il frutto delle conferenze che sono state tenute dai Comandanti di Stazione e Compagnia in diversi centri o luoghi di aggregazione frequentati da anziani, nel solco di un’azione di indirizzo promossa per l’intero territorio lucano dal Comandante della Legione Carabinieri Basilicata – Generale di Brigata Rosario Castello – che, sin dal suo insediamento, avvenuto nel giugno 2018, ha riservato particolare attenzione ad un così delicato ambito, soprattutto in ragione dei diversificati risvolti negativi ad esso correlati.

Pertanto, in tale ottica, nel favorire la sempre maggiore vicinanza alle numerose comunità locali,  sono stati coinvolti anche i Sindaci ed i Parroci che hanno, ben volentieri, organizzato insieme ai Carabinieri incontri con le persone sole ed anziane nelle sale consiliari dei Comuni lucani e in quelle parrocchiali, di modo da poter dare degli utili consigli per potersi sottrarre a così abiette forme di reato.

E la prossimità agli anziani si è concretizzata con la consegna delle pensioni da parte dei Carabinieri delle Stazioni, a seguito di una convenzione stipulata dall’Arma con “Poste Italiane”, per venire incontro alle esigenze delle persone anziane e da sole, soprattutto nel periodo della pandemia.

Alle attività di controllo del territorio e di sensibilizzazione in loro favore, si aggiunge, al verificarsi delle truffe, una intensa azione investigativa, d’intesa con le Procure della Repubblica competenti, di modo da poter scoprire i responsabili.

L’appello, pertanto, è quello di  rivolgersi al Maresciallo della Stazione Carabinieri del proprio paese o al numero 112 dell’Arma, segnalando ogni forma di richiesta di denaro da chiunque venga effettuata, così che possano essere effettuati tempestivi interventi risolutivi nei confronti di questi malviventi, i quali, sapientemente, ricorrono ad efficaci tecniche di artifizi o raggiri per poter indurre in errore ignare vittime e procurarsi ingiusti profitti.

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