Cara mamma, sei morta sola in ospedale e io non mi do pace

Una figlia della provincia di Potenza scrive a sua madre, deceduta in ospedale, in questi terribili mesi, senza poter avere l'ultimo abbraccio

Rosa Alba, della provincia di Potenza, ha scritto una lettera a sua madre scomparsa di recente. Una morte avvenuta senza poterle dare l’ultimo abbraccio. Una morte toccata a molti in questi mesi per via dell’impossibilità di assistere i propri cari in ospedale e accompagnarli nell’utimo tratto di vita.

“Qualche mese fa, a maggio, mia madre è morta all’ospedale di Potenza-spiega Rosa Alba- aveva compiuto 99 anni  a febbraio!  Certo una bella età! Ma io non riesco a dimenticarla e soprattutto non riesco ad accettare il modo in cui  ci siamo separate! Alcuni giorni dopo la sua morte, le ho scritto una lettera, che leggo sempre, un modo per sentirla ancora vicino e  dirle ancora  grazie per tutto l’amore che mi ha dato! La dedico anche a tutte quelle persone che in questo periodo maledetto hanno perso un  genitore, un nonno, un proprio caro!”

Di seguito la lettera di Rosa Alba a sua madre. 

Mia cara mamma ci eravamo promesse di stare  ancora un po’ insieme su questa terra e magari, con la benedizione del Signore, festeggiare i 100 anni! Così non è stato! Non è bastata la tua voglia di vivere nonostante l’età,  la tua grande forza d’animo, le preghiere recitate, la consapevolezza  che il Signore non ci avrebbe mai abbandonato!

Una brutta notte  sei stata male, tanto da  dover chiamare il 118  che di corsa ti ha portato in ospedale. Dopo due ore di Pronto Soccorso,  ti hanno trasferito  in quel reparto dove tutti dicono “si entra da vivo e si esce da morto” ! E così è stato! Dopo solo quattro giorni  di ospedale, sei volata in cielo! Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma non adesso, non così!

La cosa più  triste e per la quale non mi do pace mia cara mamma è che non mi hanno permesso di starti vicino! Potevo vederti a giorni alterni e per pochi minuti! E’ colpa del Covid dicevano i sanitari e intanto rimanevi  da sola, tu e tulle le altre vecchiette del reparto, senza l’affetto  dei propri cari, senza vedere nessun familiare  per troppo tempo, senza le carezze di una figlia o di un nipote, sole!

Una sofferenza immensa per noi che non ci siamo mai separate! E pensare che qualche anno fa da quel reparto ti portai via quasi con la forza  e ti curai a casa. Questa volta mi sono arresa  e tu sei rimasta  in quel letto di ospedale! Perdonami se ti ho lasciata sola! Non faccio altro che pensare  che l’unica volta che ci hanno separate, sei volata in cielo!

“E’ andata via serenamente” hanno detto  i medici! Ma come “è andata via” se  ti eri ripresa, i parametri erano rientrati! Stavi lottando ma ce l’avresti  fatta! E quando il giorno prima di morire,  mi hai stretto la mano, non ho capito  se volevi tornare a casa con me, se volevi  che io restassi accanto a te o se mi stavi salutando perché sapevi che non ci saremmo più riviste! Perdonami se ti ho lasciata sola. Avrei tanto voluto abbracciarti ancora e magari custodire per sempre nel mio cuore quell’ultimo tuo respiro!

Mia cara mamma hai avuto così tanta fiducia in me  da farmi sentire una figlia “speciale”, mi hai dato tanto amore che per ricambiarlo non sarebbero bastati altri 99 anni!  Sei stata una donna umile, rispettosa del prossimo  e  di grande fede e sono sicura che le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarti e camminare  con te lungo la strada della vita,  ti hanno amata  tanto  per quello che sei stata “una donna immensa come solo Dio può crearle”.

Grazie per tutto l’amore che mi hai dato- tua figlia Rosa Alba