Maratea, batteri nell’acqua di Fiumicello, ma nessuno vieta la balneazione

La rilevazione effettuata il 19 agosto 2020 portava alla luce dati allarmanti, totalmente fuori norma, di enterococchi ed escherichia coli, notoriamente pericolosi. “Omessa” l’ordinanza di divieto?

Ancora una volta siamo a Maratea ad ascoltare un cittadino che ci scrive in relazione al solito problema delle acque. Questa volta siamo di fronte a dati relativi ad un prelievo effettuato dall’Arpab in prossimità della spiaggia di Fiumicello. A quanto pare, tale rilevazione, effettuata il 19 agosto 2020, portava alla luce dati allarmanti in merito alla presenza di enterococchi ed escherichia coli, notoriamente batteri pericolosi. Totalmente fuori norma. Nella fattispecie: 980 per quanto riguarda gli enterococchi e 4900 per l’escherichia coli.

maratea acque
maratea acque

L’Escherichia coli è un batterio che si trova normalmente nell’intestino degli esseri umani. I suoi filamenti sono normalmente inoffensivi, ma alcune varietà possono causare malattie anche gravi. Generalmente si prendono questi batteri consumando cibi crudi contaminati, ma è possibile anche la trasmissione via acqua, se questa è contaminata.

Anche gli Enterococchi intestinali sono batteri che si trovano normalmente nell’intestino umano e che, nei ceppi più pericolosi, possono causare crampi, diarrea, febbre e vomito, in particolare a pazienti anziani o debilitati.

Al di là delle loro caratteristiche mediche, di per sé non particolarmente preoccupanti, questi due batteri vengono utilizzati come parametri per stabilire la qualità idrica. Se vengono sorpassati determinati livelli di concentrazione nelle acque, questo viene ritenuto una “spia” di una situazione di inquinamento potenzialmente pericolosa e scattano i divieti.

Situazione ben delineata dal portale governativo delle acque, e che avrebbe dovuto avere come giusta conseguenza l’adozione di una serie di provvedimenti per tutelare residenti e non solo, e cioè l’immediato divieto di balneazione.

Tuttavia chi di dovere, magari il sindaco, avrebbe adottato una condotta alquanto singolare, diciamo “omissiva”. Ciò significa che centinaia o forse migliaia di persone, ignare del rischio, hanno nuotato tranquillamente in quelle acque.

“Parliamo anche di anziani e bambini residenti, le cui condizioni di salute nell’ultimo periodo sembra siano state compromesse da uno strano “virus intestinale” che minacciosamente si aggira da queste parti – racconta Gianni, il cittadino marateota che ci ha contattati. Diarrea, vomito, febbre: coincidenze?” Io stesso, sono stato contagiato e vi faccio vedere le analisi che lo attestano”.

maratea acque

È evidente che il denaro proveniente dal flusso turistico estivo, conta più della salute di un’intera comunità e dei suoi ospiti. “Un barlume di decenza ed onestà amministrativa – ci racconta Gianni –  si è manifestato nell’operato della minoranza consigliare, che ha lanciato una sorta di sos, allo scopo di salvare il salvabile. Perché noi marateoti dobbiamo ricorre alla stampa per essere tutelati?”

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Abbiamo cercato il sindaco, ma dal Municipio oggi dalle 12 alle 13 non risponde nessuno, per porre queste domande: è vero quanto esposto dal cittadino Gianni e dai consiglieri di minoranza, rilevabile dai documenti allegati? Se sì, perché non ha provveduto all’ordinanza di divieto di balneazione?

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