Potenza, Consigliere comunale Fratelli d’Italia: “L’omosessualità è contro natura”

Indignazione dei consiglieri di opposizione. Scontro politico nel corso del dibattito sulla mozione contro la proposta di legge Zan in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale e identità di genere

“L’omosessualità è contro natura”. Così, in un passaggio del suo intervento in Consiglio comunale a Potenza Michele Napoli, Fratelli d’Italia, ha commentato la mozione approvata in mattinata contro il disegno di Legge Zan su omotransfobia e misoginia. Gli esponenti della maggioranza di centrodestra , tutti concordi nel dire no al un disegno di legge che introduce-a loro dire- un reato di opinione pericoloso per la democrazia di un Paese.

L’approvazione della mozione e le parole del consigliere di Fratelli d’Italia hanno però scatenato una dura presa di posizione delle opposizioni: centrosinistra, M5S e Basilicata Possibile.

Per il centrosinistra “Quello che è accaduto oggi in consiglio comunale, è un fatto di una gravità inaudita- La maggioranza ha votato una mozione testualmente definita “Impegno contro la proposta di  Legge Zan” che offre una pessima immagine della nostra città, del Capoluogo di Regione.

Abbiamo assistito ad un dibattito surreale, intriso di retaggi medioevali, che offende l’intelligenza e la sensibilità dei potentini (oltre che dell’intera comunità regionale).

Approvare una mozione del genere, a ventiquattro ore dall’uccisione di Maria Paola Gaglione, giovane donna ammazzata dal fratello che la considerava “infetta” in quanto colpevole di amare Ciro (ragazzo transessuale), è un segnale culturalmente pericolosissimo che contrasta in maniera netta con i sentimenti di una città che è impegnata nella lotta all’omofobia e alla transfobia. In questo modo si rischia di “giustificare” azioni di prevaricazione o di vera e propria violenza nei confronti di persone che, immotivatamente, sono già bersaglio quotidiano di ignoranza o di vere e proprie aggressioni fisiche.

Abbiamo trovato francamente disperanti gli interventi del consigliere Napoli e del Consigliere Blasi: richiami inutili e fuori contesto alla Bibbia, una strumentalizzazione senza senso della fede, un approccio volutamente ideologico ad un discorso che invece è di natura legale, non politico o di interpretazione  morale soggettiva.

La giornata di oggi verrà ricordata come una bruttissima pagina di regressione culturale della nostra città.

Stupisce, infine, anche il sostegno di Forza Italia ad un ordine del giorno di questo genere: in direzione essattamente opposta a quella di questa mozione vergognosa, l’impegno di Parlamentari della Repubblica dello stesso partito quali Mara Carfagna.

Ad ogni modo, non possiamo fare altro che manifestare il nostro sconcerto. Noi abbiamo votato NO perchè ci rifiutiamo di credere che si possano anche soltanto immaginare azioni amministrative di questo tipo, soprattutto considerando i tempi che stiamo vivendo. Come opposizione di centrosinistra, sentiamo anche il dovere di chiedere scusa a tutte le potentine e i potentini per il pessimo messaggio che il consiglio comunale (anche se a maggioranza) ha consegnato alla sua città”.

Dello stesso tenore il commento del portavoce del M5S Marco Falconeri: “Sentire oggi dai banchi del Consiglio Comunale di Potenza che “l’omosessualità è contro natura” ci riporta indietro agli anni più bui nel nostro Paese Mi sono opposto con voto contrario alla mozione di Fratelli di Italia presentata contro la proposta di legge Zan.

Come ho sottolineato nel mio intervento si tratta di un Testo Unico volto a rafforzare la normativa penale contro chi istiga a connettere reati sulla base di discriminazioni di genere sessuale.

Proprio ieri abbiamo appreso la notizia di una ragazza uccisa dal fratello perché “infetta” in quanto aveva una relazione con una persona transessuale.

Invece di essere favorevoli ad una norma che da più fondi per i centri rifugio contro chi è vittima di violenza di genere e inasprisce le pene per chi si macchia di reati per motivi di discriminazione sessuali, la maggioranza approva una mozione antigiuridica e fuori dalla Storia.

Non c’entra nulla la libertà di espressione sempre tutelata dall’art. 21 della Costituzione ma in ballo c’è una cultura del diritto che avanza con i mutamenti sociali. Occorre opporsi a questa logica anti storica e lontana dalla realtà sociale che stiamo vivendo. È un nostro dovere rafforzare gli strumenti di legalità che garantiscano le pari opportunità e contrastare una deriva culturale che certa parte politica vorrebbe portare avanti anche a Potenza”.

La Basilicata Possibile in segno di protesta ha abbandonato l’aula del Consiglio. “Oggi è stato necessario- si legge in una nota- non poteva passare sottotraccia quanto accaduto. Il tutto a sole 24 ore dal tragico evento di Caivano, dove Maria Paola è stata uccisa dal fratello perché ritenuta colpevole di avere una relazione sentimentale con una ragazza.
“Era stata infettata” queste le parole del suo assassino.

Sentire il consigliere Napoli che dai banchi del consiglio comunale dichiara a chiare lettere che “L’omosessualità è contro natura” ci ha lasciato basiti. Ci ha riportato con la memoria ai periodi bui della storia dell’uomo. Quando l’inquisizione bruciava libri e persone sul rogo alimentato dalle “leggi della natura”. Di fronte a tutto ciò non ci siamo sentiti di continuare i lavori in consiglio.

Facciamo appello ai consiglieri della maggioranza affinché riconoscano un gravissimo errore e si ripari tutti insieme risparmiando alla città di Potenza l’onta di essere ostaggio dei fascisti del terzo millennio: oscurantisti e omofobi, divisori e anacronistici”.

Vergogognosa- per Mario Polese, capogruppo Italia Viva in consiglio regionale della Basilicata– l’approvazione della mozione contro l’omotransfobia e la misoginia. Polese parla di medioevo ideologico e oscurantista e ricorda i “terribili fatti di cronaca” di questi giorni: dall’omicidio di Willy, allo stupro di Marconia di Pisticci alla morte della giovane di Caivano speronata dal fratello. Nemmeno fatti terribili di cronaca fermano questa deriva di odio e di strumentalizzazione politica. “Credo-conclude Polese- non ci sia più tempo da perdere: le forze sane della nostra società hanno il dovere di mettere in campo tutto ciò che è possibile per frenare queste derive fecondatrici di odio”,

Qui il testo della mozione approvata

Qui il video