Covid-19, i sindaci lucani delle ex zone rosse scrivono al Governo

Chiedono lo sblocco dei fondi del decreto rilancio

Con una lettera congiunta inviata alla Ministra Lamorgese ed al Ministro Gualtieri i sindaci di Moliterno, Grassano, Irsina e Tricarico, ex zone rosse della prima fase dell’emergenza sanitaria, chiedono con urgenza di provvedere al riparto del fondo previsto dal “Decreto Rilancio” per poter destinare tali fondi ad interventi di sostegno di carattere economico e sociale connessi con l’emergenza sanitaria.

“L’approvazione dell’emendamento al Decreto Rilancio – scrivono i sindaci- a firma dei parlamentari De Filippo, F. Conte, Del Basso de Caro, e Stumpo, modificando l’art.112 (Fondo per i Comuni particolarmente danneggiati dall’emergenza sanitaria da Covid-19) del predetto Decreto, ha previsto che i Comuni dichiarati zona rossa sulla base di provvedimenti statali o regionali, entro il 3 maggio 2020 per almeno trenta giorni consecutivi, hanno diritto di accedere alle risorse previste dal fondo istituito presso il Ministero dell’Interno. Tale fondo, con dotazione di 200 milioni di euro, dovrà essere ripartito con decreto del Ministro dell’Interno in base ai criteri previsti dal medesimo Decreto richiamato all’oggetto (art.112 bis)”.

Come spiegato nella lettera, i comuni di Moliterno (Pz), Tricarico (Mt), Irsina (Mt) e Grassano (Mt) rientrano nella fattispecie prevista dall’art. 112 bis e che durante il difficile periodo in cui tali Comuni sono stati zona rossa le attività produttive del territorio, gli esercizi commerciali (commercio fisso e ambulante) i professionisti e in generale l’intera economia locale hanno subito ingenti danni. Anche in vista di un aumento dei casi di contagio e a seguito dell’ultimo DPCM che prevede ulteriori restrizioni alla vita sociale e alle attività produttive, i sindaci sollecitano i membri del governo nazionale a dare risposte certe ed immediate.

“La situazione dei piccoli Comuni che devono fronteggiare con scarse risorse questo difficile periodo,- concludono i sindaci- richiede attenzione e sollecitudine, pertanto, consapevoli di trovare comprensione a tale richiesta, si resta a disposizione per ogni ulteriore confronto in merito”.