Logistica e indotto Fca Melfi, Fiom Cgil: protocolli anti covid estesi a tutti

Il sindacato dei metalmeccanici chiede il rispetto della sicurezza e della salute di tutti i lavoratori

Ripartenza produttiva dopo la chiusura per la pandemia degli stabilimenti dell’indotto Fca di Melfi e rispetto dei protocolli anti-covid considerato l’elevato numero di contagiati all’interno dell’area industriale. Sono stati i temi al centro dell’attivo Fiom Cgil dei lavoratori della logistica e componentistica dell’indotto Fca di Melfi che si è tenuto ieri, 6 ottobre, a Potenza. Alla riunione hanno partecipato Mariano Carboni, della Fiom Cgil nazionale, Giorgia Calamita, della segreteria Fiom Cgil Basilicata e i delegati della Fiom Cgil Basilicata delle aziende della logistica e dell’indotto Fca di Melfi.

La Fiom Cgil chiede il rispetto della sicurezza e della salute di tutti i lavoratori. “È necessario il rispetto dei diritti contrattuali per tutti i lavoratori dell’indotto Fca di Melfi e dei lavoratori della logistica che con il sistema di appalti e subappalti subiscono precarietà e disuguaglianze. Durante la chiusura degli stabilimenti per la pandemia, le aziende hanno avuto bisogno del sindacato e i delegati hanno dimostrato competenza e senso di responsabilità, mettendo al centro la sicurezza dei lavoratori elaborando dei protocolli tramite una vera contrattazione”.

Oggi, con l’avvio produttivo, l’importanza del lavoro e dei lavoratori deve rimanere un punto fermo. Il miglioramento delle condizioni di lavoro, la salute e la sicurezza, il salario sono i temi su cui puntare per una nuova contrattazione territoriale nel settore della logistica e nell’indotto Fca che parta da quella nazionale per garantire salario, politiche industriali rivolte all’innovazione, qualità, ricerca e occupazione.

 “Il contratto nazionale ha la funzione di salvaguardare i più deboli ha sottolineato Mariano Carboni- perché è grazie al CCNL che si ha un miglioramento periodico del salario e dei diritti. Chi non riesce a fare la contrattazione aziendale aspetta con ansia il rinnovo del contratto nazionale.”

Per Giorgia Calamita della Fiom Cgil Basilicata, “bisogna ripartire dai diritti anche nell’area industriale di Melfi, non ci possono essere lavoratori di serie A e di serie B, a parità di lavoro devono corrispondere stessi diritti contrattuali. Il sistema degli appalti nella componentistica e logistica va superata con la contrattazione e all’applicazione dei contratti, la precarietà che ne deriva crea incertezza occupazionale e peggioramento delle condizioni di lavoro.”