Sanità. Vincenzo, malato di Sla: ho chiesto un ausilio da tre mesi ma nessuno risponde

Il lungo silenzio della autorità sanitarie che mortifica un cittadino e i suoi diritti

Più informazioni su

Vincenzo, 71enne della Val d’Agri non può più usare le mani a causa della Sla e ha fatto richiesta di un comunicatore vocale alla sede Asp del posto. La malattia lo ha colpito quattro anni fa. Oggi, già costretto su una sedia a rotelle, prova come può a non dipendere dai suoi familiari anche per comunicare.

La sua richiesta, inviata a fine luglio scorso, attende ancora una risposta. Anche alla pec inviata dalla figlia, che chiedeva chiarimenti sui tempi utili ad ottenere l’apparecchio, al momento non ha fatto seguito alcun cenno.

Il comunicatore consentirebbe all’uomo di poter portare avanti le ricerche storiche di cui si occupa, sì a titolo di hobby, ma che in questi anni gli hanno permesso di dare un importante contributo culturale non solo alla sua terra, la Val d’Agri, ma anche all’intera Basilicata.

“So che non ho molto tempo- racconta- ma per quel che mi resta da vivere vorrei farlo bene e quindi continuando a occuparmi della ricerca storica di cui sono appassionato. O solo semplicemente vorrei poter chiamare le mie figlie che vivono fuori, senza dover chiedere ogni volta a mia moglie di farmi il numero”.

Per Vincenzo è impossibile anche cambiare canale al televisore, e cosa molto importante per lui, il comunicatore vocale gli consentirebbe di per poter scrivere le risultanze delle sue ricerche, usare il computer senza dover chiedere aiuto alla moglie.

Ecco perché in questi mesi ha sperato in una risposta. Tre mesi di silenzio, che per chiunque in buono stato di salute sono una bazzecola, per Vincenzo invece sono preziosissimi.

Riproduzione riservata

Più informazioni su