Vaccino antinfluenzale, Spi Cgil: Basilicata aumenti il più possibile le dosi disponibili

Il segretario Paolino ribadisce la necessità di avviare campagna vaccinale

Quando partirà la campagna vaccinale contro l’influenza in Basilicata? A chiederlo in una nota è il segretario dello Spi Cgil di Potenza, Pasquale Paolino che aggiunge: “Nella provincia di Potenza vivono all’incirca 180.000 persone ultrasessantenni e circa 20.000 bambini da 0 a 6 anni: è questo il target da raggiungere e vaccinare, a cui dovrebbero essere sommate le persone a rischio e il personale sanitario. Per quanti di questi l’Asp ha disponibile il vaccino? E quando sarà disponibile? È per queste persone che siamo preoccupati, è la loro salute che ci sta a cuore”.

Le persone anziane hanno diritto a vaccinarsi e hanno diritto a farlo in tempi utili e nelle migliori condizioni possibilituona Paolino- Lo Spi Cgil di Potenza vuole ricordare a chi lo avesse dimenticato che la salute è un diritto sancito dalla Costituzione e il diritto alla prevenzione è parte del più generale diritto alla salute.

I vaccini sono uno strumento fondamentale di prevenzione ed è giusto, quindi, rivendicare anche il diritto a potersi vaccinare. Lo Spi Cgil Potenza ritiene che per rendere effettivo questo diritto sia necessaria una capillare informazione ai cittadini e l’impegno della Regione Basilicata e delle aziende sanitarie lucane a rendere disponibili i vaccini per le persone anziane.

L’approvazione del piano nazionale sulla prevenzione vaccinale 2017-2019 e l’inserimento nei Lea di tutti i vaccini contenuti nel calendario, segnano sicuramente un importante risultato positivo per le politiche di prevenzione nel nostro Paese.

Mai come quest’anno -sottolinea il segretario dello Spi- è importante che le persone anziane siano sottoposte a vaccinazione antipneumococcica e antinfluenzale per due ordini di motivi: il primo è che la vaccinazione, secondo studi internazionali, stimola il sistema immunitario anche in modo aspecifico e il secondo è che prevenire influenze e polmoniti che potrebbero creare problemi di diagnosi differenziale e di affollamento dei reparti ospedalieri è essenziale in un periodo di pandemia da Covid.

Sappiamo che la battaglia contro il Covid 19 è ancora lunga e per questo riteniamo necessario mettere in campo tutte le iniziative finalizzate a contrastare il Covid19 e le patologie che possono costituire concausa di decessi.

Per questo l’Asp avrebbe dovuto organizzare una campagna di informazione, coinvolgendo direttamente i medici di medicina generale, preliminare alla campagna di vaccinazione a tappeto in previsione dell’autunno, che è ormai arrivato. Una campagna di vaccinazione, che contrasti non solo l’influenza, ma anche il virus da pneumococco e da herpes Zooster. Si tratta di prevenire infezioni che rischiano di provocare polmoniti.

A fronte di una regione che vede crescere in modo esponenziale i casi di positività al Covid 19 – nell’ultima settimana 20% di incremento – e dove purtroppo le persone anziane sono quelle che corrono i maggiori rischi, come dimostrato tragicamente dalla morte di cinque ospiti della casa di riposo di Marsicovetere, nulla si muove, se non per provare a smentire dati pubblicati da istituti riconosciuti a livello internazionale.

Dai dati pubblicati da Fondazione Gimbe- ricorda il sindacalista- la Basilicata si piazza onorevolmente all’ultimo posto per copertura vaccinale con il suo 29%, a fronte di una copertura minima auspicata del 75%. Sembra che in Basilicata in questi ultimi mesi non sia successo nulla, che il Covid non sia mai esistito.

Tutte le fonti mediche e scientifiche evidenziano l’importanza dei vaccini come arma di prevenzione e la preoccupazione è la co-circolazione del virus influenzale e del Covid 19.

Per questo motivo lo Spi Cgil Potenza pretende il massimo sforzo dalle autorità sanitarie preposte, per aumentare il più possibile il numero di dosi disponibili”.

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