Basilicata, pandemia. Vito Bardi ci dice tutto tranne il necessario

Nel suo ultimo video messaggio il presidente della regione delude ancora una volta tutte le aspettative: parole di circostanza, lenta gincana di frasi insipide, banalità surgelate, fumo e vapore, tricche e ballacche

Il solito messaggio generico, con una notizia infilata tra le righe: “stiamo valutando in queste ore di estendere anche alle scuole medie ed elementari la didattica a distanza, visto il propagarsi del virus nei nuclei familiari.”

Il resto fuffa, parole di circostanza, lenta gincana di frasi insipide, banalità surgelate, fumo e vapore, tricche e ballacche.

“Abbiamo individuato come ospedali Covid per la cura degli asintomatici, alcune strutture”. Quali? Se non lo dice il presidente chi deve dirlo? Quando saranno pronti questi ospedali?

Un aggiornamento sulle tendopoli donate dal Qatar sarebbe doveroso, no? Un chiarimento sulla convenzione con i laboratori privati, di cui si è persa traccia, per l’esecuzione dei tamponi al prezzo del ticket, annunciata la settimana scorsa potrebbe essere interessante, no? Una risposta sui motivi del ritardo nell’esecuzione dei tamponi? Un aggiornamento sui sistemi di tracciamento del contagio? Novità sui test rapidi? Una spiegazione sul perché la comunicazione istituzionale sulla pandemia continua a funzionare come un vecchio telegrafo, finanche guasto?

Niente di tutto questo. Ancora chiacchiere. Bardi ci dice tutto, tranne il necessario.

Tutto in stile re Ferdinando che, quando era monarca delle Due Sicilie, continuava a persuadersi del fatto che il trono fosse “un seggiolone su cui potersi sdraiare e dormire.” In un rapporto, l’ambasciatore inglese dell’epoca, a proposito del governo napoletano, così scriveva: “Si occupano di tutto, fuorché del necessario. La settimana scorsa vi fu una lunga discussione, risoltasi in disputa, per giudicare se Dio fosse o no il legislatore dell’Universo”. Quell’anno, 1820, re Ferdinando era in una situazione davvero difficile, doveva sbrogliare matasse complicate, ma le sue preoccupazioni principali continuavano ad essere la caccia di giorno e il picchetto a carte la sera.