Che fine ha fatto il nostro contratto? A Rionero sit in dei lavoratori Reddito Minimo di inserimento

Chiedono garanzie sulla base dell'accordo siglato lo scorso 20 luglio tra sindacati di categoria e assessore regionale all’Agricoltura

Simbolico sit-in di protesta oggi pomeriggio davanti al Municipio di Rionero, da parte di alcuni operai rientranti nella platea degli 800 dell’Rmi (reddito minimo di inserimento).

I lavoratori, molti dei quali già da 3 anni hanno aderito al progetto del Consorzio di Bonifica e Forestazione, chiedono che fine abbia fatto il contratto siglato lo scorso 20 luglio tra sindacati di categoria e assessore regionale all’Agricoltura della Basilicata (Fanelli) che prevedeva 102 giornate lavorative per il 2020.

In base all’ultimo incontro istituzionale di fine ottobre, infatti, si passerebbe dalle 102 giornate previste a sole 85. Questa riduzione, con lo stop della stagione lavorativa già la prossima settimana, comporterebbe anche un taglio, tra stipendio e disoccupazione, da 9mila ad appena 5mila euro di reddito annuo.

“Molti di noi apparteniamo a famiglie monoreddito – spiegano – e sarebbe un grosso problema che riguarda ben 800 nuclei familiari”. I lavoratori chiedono inoltre garanzie per il prossimo anno, vista la già sbandierata promessa (“nulla di scritto finora”) di incorporarli in un contratto “più ampio e stabile” che farebbe capo direttamente alla “Forestazione” regionale.