Coronavirus, Ordine dei medici: questa seconda ondata potrebbe essere uno tsunami, occorrono misure più aggressive

Il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli: presto potremmo arrivare a una saturazione dei posti letto nelle terapie intensive. Meglio un lockdown generale

“Il problema oggi riguarda la tenuta del sistema sanitario, perché l’occupazione progressiva dei posti da parte di malati Covid riduce via via la possibilità di garantire cure agli altri ammalati. Andando avanti così, la situazione potrebbe sfuggirci di mano. La preoccupazione dei medici è che questa seconda ondata non sia una mareggiata, ma uno tsunami che potrebbe travolgere il sistema sanitario. Per questo chiediamo al Governo misure più aggressive.” Lo scrive sul suo profilo Facebbok Filippo Anelli, presidente dalla Federazione degli Ordini dei Medici.

In un’intervista rilasciata ieri all’Huffingtonpos.it ha inoltre dichiarato: “Il lockdown generale ci farebbe comodo perché abbasserebbe subito la curva, ma ci rendiamo conto che il Governo deve guardare anche alla tenuta del sistema economico, comprendiamo gli sforzi e i tentativi che sta facendo per tutelare le attività produttive”

“Dall’andamento della curva – ha affermato Anelli – che non è una dolce collina, ma un picco, somiglia alla punta di una lama. Tradotto, vuol dire che i numeri aumentano in maniera esponenziale e presto potremmo arrivare a una saturazione dei posti letto nelle terapie intensive… Se continua così, potremmo arrivare alla saturazione delle terapie intensive a fine novembre.”

“Il problema oggi – aggiunge il presidente – riguarda la tenuta del sistema sanitario, perché l’occupazione progressiva dei posti da parte di malati Covid riduce via via la possibilità di garantire cure agli altri ammalati. Andando avanti così, la situazione potrebbe sfuggirci di mano. La preoccupazione dei medici è che questa seconda ondata non sia una mareggiata, ma uno tsunami che potrebbe travolgere il sistema sanitario. Per questo chiediamo al Governo misure più aggressive”.