Covid, nasce il Comitato Civico SOS Basilicata

Per aiutare le istituzioni e spingere Bardi a nominare un consulente esterno per l’emergenza sanitaria. 20 promotori e già 500 adesioni

Riceviamo, e pubblichiamo, dai promotori del neonato Comitato civico “SOS Basilicata”

“Vista la gravissima situazione in cui si trova la Basilicata a causa dell’emergenza sanitaria Covid, domenica 15 novembre scorso è stato costituito il Comitato civico SOS Basilicata.

Il Comitato, promosso da cittadini, professionisti e operatori vari, tutti coinvolti a titolo personale, ha l’obiettivo di offrire il proprio contributo per difendere e tutelare la Basilicata dal dramma Covid e di controllare e spingere l’Ente Regione e gli organi istituzionali preposti ad affrontare l’emergenza sanitaria, economica e sociale, con maggiore determinazione e competenza e con la massima trasparenza.

In particolare, il Comitato SOS Basilicata, avendo verificato a più riprese e su molteplici aspetti i limiti della Task force regionale e considerando il grave pericolo a cui si sta esponendo la salute dell’intera comunità lucana, chiede al presidente della Regione Bardi di individuare e nominare con estrema urgenza un consulente tecnico-scientifico del settore sanità, di alto profilo ed esperienza, che affianchi il presidente Bardi stesso e la suddetta Task force 24 ore su 24.

Urgenza ancora più necessaria dopo la decisione della Regione di chiudere tutte le scuole della Basilicata.

Nei prossimi giorni SOS Basilicata entrerà nel merito delle singole problematiche regionali e farà proposte e iniziative concrete insieme a tutti coloro che vorranno collaborare e impegnarsi.

Invita, pertanto, ad aderire al Comitato tutti i lucani: cittadini, esperti e operatori della sanità, associazioni, sindaci, forze politiche, categorie sociali, economiche, culturali, media e giornalisti.

Mai come ora, la Basilicata deve essere unita, compatta, coesa e super partes, e deve avere un solo obiettivo: lavorare e impegnarsi per il bene comune e per uscire al più presto dalle devastazioni sanitarie, sociali, economiche, culturali, psicologiche ed emotive che la catastrofe pandemia ha generato e sta generando.”