Gli eroi del Covid dimenticati dal Governo, Fials: stato di agitazione e sciopero

La protesta nasce dalla profonda insoddisfazione dell'intero comparto sanità per le misure previste nel disegno di legge di bilancio 2021

La Fials, organizzazione rappresentativa nel comparto sanità con circa 40mila iscritti ha proclamato lo stato di agitazione del personale del comparto sanità, chiedendo l’attivazione della procedura conciliativa prima di indire lo sciopero generale.

“Alle origini dell’iniziativa di lotta – spiega Giuseppe Costanzo, segretario provinciale della Fials di Potenza – la profonda insoddisfazione dell’intero comparto sanità per le misure previste nel disegno di legge di bilancio 2021, che penalizzano profondamente la categoria”. La procedura avviata è quella prevista dalle leggi 146/1990 e 83/2000, che regolamentano lo sciopero nei pubblici servizi, prevedendo appunto procedure di “raffreddamento” per scongiurare appunto l’interruzione dei servizi.

“Lo stato di agitazione – precisa Costanzo – è motivato in prima istanza dal mancato riconoscimento dell’indennità di esclusività per le 22 professioni sanitarie e le indennità specifiche per tutti gli operatori della sanita. Non è giustificato né accettabile che il disegno di legge riconosca solo al personale medico, dal 1° gennaio 2021, un aumento del 27% delle indennità di esclusività, in media 300 euro mensili, e la neghi alle professioni sanitarie del comparto. Così come è offensivo prevedere un’indennità professionale infermieristica di appena 2 euro netti al giorno, mentre non si riconoscono indennità specifiche per le altre professioni sanitarie in rapporto alle diverse competenze professionali”.

Per il segretario della Fials di Potenza, un altro tema centrale è la sicurezza del personale dipendente impegnato nel fronteggiare l’emergenza pandemia: “Non è assolutamente accettabile – osserva Costanzo – in questo drammatico periodo che gli operatori della sanità debbano operare in condizioni di scarsa sicurezza per la mancanza e l’inadaguatezza di dispositivi di protezione individuale. La legge di bilancio deve assicurare in modo costante i DPI necessari, tamponi e sorveglianza sanitaria secondo le norme”.

Alle gravissime carenze di personale, per la Fials, bisogna rispondere con un piano straordinario di assunzioni a tempo indeterminato nel S.S.N., che preveda anche la stabilizzazione dei precari e la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato in essere: “Il ddl – spiega il segretario provinciale di Potenza – deve premere l’acceleratore sulle assunzioni. Le strutture sanitarie si stanno svuotando di operatori sanitari, specie infermieri, l’età media aumenta progressivamente e un numero considerevole di dipendenti sono prossimi all’uscita tra quota 100 e collocamento in quiescenza per raggiunta età pensionabile. E quindi bisogna muoversi lungo tre direttrici: concorsi, stabilizzazione dei precari, proroga dei contratti a tempo determinato”.
C’è poi la grande questione del rinnovo del contratto collettivo nazionale del comparto sanità triennio 2019-2021. “Per ottenere un rinnovo contrattuale “dignitoso” – conclude Costanzo – il bilancio 2021 deve stanziare risorse economiche adeguate, integrando quelle previste, del tutto insufficienti. Occorrono anche fondi da investire nel riordino professionale che riguarda, in particolare, i percorsi di carriera. Inoltre si rende necessario detassare gli aumenti contrattuali, abolire il tetto stabilito per il salario accessorio e gli interventi legislativi estemporanei ed unilaterali che hanno inciso sulla contrattazione collettiva. Richiediamo, infine, la rimozione dei vincoli imposti alla contrattazione integrativa da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulla percentuale del personale destinatario delle progressioni economiche orizzontali.