Lavoratori ex mobilità in deroga e reddito minimo, sindaco di Rionero: si riconosca dignità e utilità

Luigi Di Toro scrive alla Regione Basilicata

Il sindaco di Rionero in Vulture, Luigi di Toro, scrive alla Regione dopo l’incontro con una delegazione di lavoratori ex mobilità in deroga e reddito minimo di inserimento.

Di seguito il testo della lettera.

Nella giornata di ieri, 17 novembre, l’Amministrazione comunale ha incontrato una rappresentanza dei lavoratori provenienti dalla platea ex Mobilità in deroga e Rmi (reddito minimo inserimento) inseriti nel progetto di forestazione del Consorzio di Bonifica.

Il progetto regionale interessa oltre 800 lavoratori lucani, di cui 41 residenti nel Comune di Rionero in Vulture, e prevede attività di forestazione per 85 giornate all’anno. Nel 2019 le giornate di lavoro sono state incrementate a 102 grazie ad un ulteriore apporto di risorse da parte della Regione.

I soggetti interessati, quasi tutti in età avanzata e, quindi, con evidenti difficoltà “anagrafiche” di reinserimento nel mondo del lavoro, sono, nella maggioranza dei casi, componenti di nuclei familiari monoreddito.

Le attività svolte che, in genere, iniziano a luglio e terminano a novembre, salvo recuperi/estensioni progettuali, sono importanti nel settore della manutenzione del verde urbano ed extraurbano e sono fondamentali per la prevenzione dei rischi dovuti ai fenomeni di dissesto idrogeologico, nota criticità di tanti territori sia per la scarsa attenzione rivolta in passato sia per i recenti cambiamenti climatici. Sono, infatti, sempre più frequenti gli avvisi di criticità regionale emessi dalla Protezione Civile di Basilicata per rischio idraulico e idrogeologico. È di ieri 17/11 un avviso con codice rosso, il più grave, che ha interessato il comune di Rionero in Vulture.

Queste le richiesta avanzate dai rappresentanti dei lavoratori: aumentare il numero delle giornate lavorative da 85 a 102, come già avvenuto in passato, anche nel rispetto di impegni precedentemente assunti; dare sufficienti garanzie per il prosieguo del progetto per il futuro.

Riteniamo che l’accoglimento delle richieste oltre a ragioni di carattere sociale e per dare dignità a tante famiglie sia una necessità perché le attività che questi lavoratori svolgono sono di grande utilità per l’intera collettività e di fondamentale importanza per la protezione e tutela di tutto il territorio regionale.

Il modesto impegno di risorse regionali (circa 900 mila euro) necessario per l’incremento delle giornate lavorative, sul quale risulterebbero già presi impegni, trova ampia giustificazione, anche economica, dal conseguente beneficio in termini di prevenzione dal rischio idrogeologico.

Tutto ciò rappresenterebbe, inoltre, una modesta boccata di ossigeno per tante famiglie in difficoltà con un incremento del loro reddito annuo inferiore ai 2.000 euro, che, in ogni caso, rimarrebbe complessivamente al di sotto della soglia di povertà assoluta.

Per queste ragioni, si chiede di accogliere le richieste formulate dai rappresentanti dei lavoratori provenienti dalla platea ex Mobilità in deroga e Rmi inseriti nel progetto di forestazione del Consorzio di Bonifica.