Petrolio. A Tempa Rossa un’altra giornata nera: cittadini sul piede di guerra

Fiammate, fumo bianco intenso, cattivo odore e scatta anche l’allarme: esiste l’alternativa all’alleanza col carnefice?

Ieri 4 novembre, al Centro Olio della Total a Tempa Rossa si è verificato l’ennesimo “inconveniente” che ha scatenato dubbi e timori nella popolazione dei Comuni limitrofi.

Tempa Rossa

Molti cittadini hanno scattato foto e girato video che immediatamente hanno fatto il giro dei social. Fiammata altissima dalla torcia di sicurezza, fumo bianco intenso, cattivi odori, e per pochi minuti è scattato anche l’allarme interno all’impianto.

Che cosa è successo? Abbiamo soltanto le dichiarazioni del sindaco di Corleto Perticara. Mario Montano, che sul suo profilo Facebook ha spiegato:

“a causa di un problema da parte di Enel, si è verificato un blocco parziale dell’impianto della sezione di trattamento del gas. L’evento è stato causato da un cavo della fibra ottica esterno all’impianto che è stato tranciato per errore durante alcuni lavori. Questo evento ha provocato un aumento della visibilità della fiamma in torcia. Per questo motivo ed ovviamente per ragioni di sicurezza, la produzione è stata ridotta al fine di limitare il fenomeno che si prevede sarà risolto in serata rientrando nei normali parametri produttivi.

Questa situazione ha provocato una limitata perdita di gas propano da un compressore su cui era in corso un intervento di manutenzione ed ha fatto scattare le sirene dell’allarme. La situazione non desta alcun pericolo ed è in via di risoluzione.

Voglio rassicuravi: dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria non emergono anomalie in termini di emissioni.

Vorrei invitarvi a mantenere la calma perché l’effetto attuale della fiamma in torcia non è legato a questa perdita ma al suddetto blackout di stamane e la normalizzazione delle condizioni operative dell’impianto subirà un normale ritardo.

Io e l’amministrazione comunale tutta stiamo monitorando la situazione e seguiranno aggiornamenti. La situazione è sotto controllo.”

Non abbiamo motivo di dubitare delle spiegazioni del sindaco che evidentemente ha parlato con cognizione di causa dopo aver chiesto chiarimenti alla Total.

È evidente che questi episodi, ormai frequenti da anni, ritorneranno ogni volta che si verificherà un malfunzionamento, un errore, un guasto nei diversi settori dell’impianto. I cittadini saranno costretti a convivere con la paura, le emissioni, gli allarmi, i cattivi odori. A breve questi fenomeni non faranno più notizia e rientreranno nel quadro di una amara normalità. È quello che vogliono. L’alternativa, cercata nelle vie di mezzo, non serve: controlli, richieste di chiarimenti, risposte, giustificazioni, verifiche. La danza ricomincerà ogni volta. La verità è che tutte le popolazioni interessate dal disastro petrolifero dovrebbero decidere una volta per tutte. Ribellarsi con tutte le forze fino ad ottenere la chiusura degli impianti e un piano serio di riconversione dell’economia locale, o convivere con il mostro. È più facile allearsi col carnefice che combatterlo, ne siamo consapevoli, ma non ci sono alternative.