Recovery fund. Rosa: “Consiglieri Pd parlano a vanvera”. Cifarelli: “Sei il ventriloquo di Bardi”

Botta e risposta tra l'assessore regionale all'Ambiente e il consigliere di opposizione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza

Botta e risposta sul Recovery fund tra l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa e i Consiglieri di opposizione del Pd, Roberto Cifarelli e Marcello Pittella che in mattinata avevano tenuto una conferenza stampa proprio sul Piano nazionale di ripresa e resilienza”

L’assessore Rosa ha affermato: “La tanto annunciata conferenza stampa del Partito democratico tramite i consiglieri regionali Pittella e Cifarelli, che aveva ad oggetto il “Piano nazionale di ripresa e resilienza” meglio conosciuto come “Recovery Fund”, si è tradotta in un maldestro tentativo di dimostrare l’esistenza in vita da parte di una classe politica, la cui eredità pesa ancora come un macigno sulla nostra regione”.

“Ascoltare Cifarelli e Pittella che offrono la loro collaborazione ‘al fine di tentare di limitare i danni’ di un governo ‘colpevole, irresponsabile sotto il profilo politico, istituzionale e morale’ non fa che confermare che siamo sulla buona strada rispetto a un lavoro lungo, difficile e faticoso, aggravato dal loro lascito e dall’emergenza Covid.

Fermo restando il rispetto che nutro per i ruoli che la democrazia ci assegna, questa conferenza stampa si inserisce nel solco di tutti quegli eventi che hanno come comune denominatore il ‘parlare per il gusto di parlare’.

E’, invece, encomiabile – sottolinea Rosa – il lavoro svolto in queste settimane, in tempi strettissimi, da parte dell’intero governo regionale e dalle strutture tecniche dei vari dipartimenti, degli enti strumentali e delle società regionali, ai quali va tutto il mio plauso. Un lavoro meritorio derubricato dai due esponenti del Pd a pura esercitazione teorica, perché, a detta loro, priva di una visione e non collegata a una specifica programmazione.

Fatto incontestabile evidentemente è la circostanza che oggi la Regione candida progetti per 13 miliardi di euro. La nostra progettazione non è la ‘lista della spesa’ ma fotografa le emergenze che attanagliano la Basilicata, nell’ambito della nostra visione di regione riportata nella relazione programmatica che il presidente Bardi ha illustrato in Consiglio. Noi conosciamo le priorità ma comprensibilmente la selezione dei progetti sarà una sintesi tra le scelte regionali e le scelte politico-finanziarie che si faranno nell’ambito della Conferenza delle Regioni.

Ora è chiaro che dal Recovery Fund non potremo ricevere totalmente quanto richiesto ma è anche certo, come sanno bene Pittella e Cifarelli, che la programmazione viene finanziata dall’abbinamento delle risorse, come in questo caso di quelle rivenienti dal Piano nazionale con i Fondi strutturali europei e i fondi di bilancio.

Ci saremmo aspettati da due amministratori così esperti riflessioni accurate e di dettaglio rispetto alle soluzioni proposte in relazione alle problematiche esistenti. Viceversa, non sono entrati nel merito di nulla, dimostrando loro stessi superficialità nell’approccio e nei contenuti.

Rigettiamo ai mittenti le loro accuse. E’ evidente che di concreto non avevano nulla da proporci ma solo occupare un’ora del loro tempo”.

 

Non si è fatta attendere la risposta del consigliere regionale Cifarelli che ha così commentato la nota di Rosa:

“Sembra che l’assessore Gianni Rosa si sia messo a fare il Presidente della Regione facente funzione o al massimo il ventriloquo del Presidente Bardi. Infatti non comprendiamo perché, alla nostra critica circa l’approssimazione con cui la Regione abbia collazionato il Piano di Ripresa e di Resilienza, risponde l’Assessore all’ambiente e non direttamente il Presidente che ha la delega alla programmazione.

Dopo oltre un anno e mezzo è stucchevole, in assenza di un piano strategico, continuare ad ascoltare il centro destra lucano che nella programmazione economica si richiama alla relazione introduttiva all’insediamento del Presidente Bardi. Peccato che nel frattempo il mondo e la Basilicata sono stati travolti dalla pandemia e con essa anche la propria storia e il proprio futuro.

Ci siamo limitati a dire che per costruire un futuro più giusto servono politiche radicali, dunque concertate, che usino in modo innovativo ed efficace tutti i fondi a cominciare da quelli della Recovery and Resilience Facility. Affinché questa occasione irripetibile non venga sprecata e affinché queste risorse vengano utilizzate per rimuovere gli ostacoli alla ricostruzione dei piani di vita dei cittadini della Basilicata, avviando uno sviluppo fatto di giustizia sociale e ambientale e mettendoci in grado di affrontare gli shock.

Non ce la fa proprio ad essere un po’ umile il nostro ventriloquo del Presidente. Preferisce usare il tono della saccenza pur di evitare di assumersi le proprie responsabilità.

Ci dispiace che qualcuno se la prenda: resta il fatto che l’approssimazione è tale che argomenti così complessi ed importanti non vengono affrontati in consiglio regionale (come prevede lo statuto) e che non siano stati condivisi con i Sindaci e le organizzazioni datoriali e ci si riduca all’ultimo giorno per mettere su una gruppo di lavoro per spedire a Roma un mero elenco di necessità lucane.