Regione Basilicata. Al Dipartimento Ambiente e Energia confondono le lucciole con le lanterne

Colossale svista che segnala una superficialità inaccettabile nella gestione di pratiche delicate che riguardano impianti di forte impatto per il territorio

Il Dipartimento Ambiente e Energia della Regione Basilicata scrive una risposta il 7 ottobre 2020, in riscontro a una nota inviata della Cogein Energy srl, il 5 ottobre, circa l’autorizzazione unica regionale per un impianto di energia da fonti rinnovabili. Nella risposta, il Dipartimento regionale fa riferimento a un impianto di conversione solare fotovoltaica per una potenza complessiva di 8,4 MW da realizzarsi nei Comuni di Pescopagano e Calitri (si veda qui lettera allegata).

Peccato che il progetto a cui si fa riferimento non riguarda affatto un impianto di conversione solare fotovoltaica, ma un impianto eolico.

Si tratta di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica ai sensi del d.lgs n. 387 del 2003, composto da n°2 aerogeneratori della potenza nominale di 4,2 MW, per una potenza complessiva di 8,4 MW, sito nel comune di Pescopagano (PZ) in località “Creta Bianca e Rizzichella”.

Contattati dalla nostra redazione la Cogein srl ha dichiarato di non saperne nulla, che la società non si è mai occupata di solare o fotovoltaico e che sicuramente la nota del Dipartimento Ambiente è un refuso.

E probabilmente, mettendo insieme i tasselli più evidenti, non si tratta di un semplice refuso – aggiungiamo noi – ma di una colossale svista che segnala una superficialità inaccettabile nella gestione di pratiche delicate che riguardano impianti di forte impatto per il territorio.

Ormai, la confusione è padrona incontrastata. Non è da tutti confondere due tipologie di impianto da fonti energetiche diverse. Alla Regione Basilicata sono formidabili, come formidabile è lo stipendio che paghiamo a questi signori probabilmente senza nobilissime ragioni.

lettera dipartimento