Rischio sismico in Basilicata, approvata proposta di legge che snellisce le procedure

Presentata dai consiglieri di Forza Italia Acito, Bellettieri e Piro ed emendata dal consigliere del Pd Cifarelli

Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato nella seduta di ieri, 10 novembre, la proposta di legge presentata dai consiglieri di Forza Italia Acito, Bellettieri e Piro ed emendata dal consigliere del Pd Cifarelli, per lo snellimento delle procedure inerenti il deposito dei calcoli statici in zona sismica, riconoscendo la validità dell’autocertificazione per casi specifici e velocizzando i tempi di concessione delle autorizzazioni.

I comuni lucani, sulla base della classificazione definita dal DGR 2000/2003, si attestano tutti fra i livelli sismici 1 e 2 per la provincia di Potenza, mentre in provincia di Matera solo 5 sono a rischio sismico “medio” pari a 3, e tutti gli altri si attestano sul rischio sismico 2, di conseguenza tutti i comuni sono effettivamente interessati allo snellimento delle procedure approvate con questa legge regionale.

Da troppo tempo-si legge in una nota del Consiglio regionale-  infatti, il settore delle costruzioni subisce le conseguenze negative dovute alla mancata revisione della legge regionale n 38 del 1997 che, prima di oggi, non era mai stata modificata nè adeguata alla normativa nazionale del 2001 che aveva individuato le azioni da adottare per consentire lo snellimento delle procedure.

La nuova legge regionale, approvata oggi in Consiglio, prevede la possibilità di procedere con l’autocertificazione, per la gran parte dei progetti, mentre le autorizzazioni restano limitate ai casi previsti dal decreto “sblocca cantieri”, con la conseguente riduzione delle pratiche gestite e dei tempi di attesa per le approvazioni.

Per supportare la struttura del Dipartimento, la Legge prevede anche la possibilità di rivolgersi a commissioni esterne costituite da professionisti scelti da appositi albi, secondo un regolamento che la Giunta regionale deve approvare entro 90 giorni dalla approvazione della nuova legge.

Si mette fine, quindi-prosegue il comunicato stampa- alla paralisi del settore del deposito dei calcoli che, in alcuni casi, ha raggiunto quasi i 600 giorni di attesa, come denunciato già lo scorso luglio, a mezzo stampa, da un esponente della società civile, autore di una lettera aperta al presidente Bardi, in cui si rende un quadro molto chiaro della situazione in cui versa il settore di riferimento in Basilicata.
La nuova legge approvata oggi dà la concreta possibilità per i lavori pubblici e privati, quindi alle pubbliche amministrazioni ed alle imprese, di riprendere l’attività in modo solerte ed immediato, garantendo il rispetto di precise norme di sicurezza nella realizzazione delle opere strutturali, non abitative ed abitative.

Con la semplificazione normativa proposta si consentirà anche ai cittadini lucani di poter accedere, senza ritardi imputabili alla lentezza della burocrazia, al finanziamento del “sisma-bonus” del 110%, a valere per l’adozione di misure antisismiche su edifici ubicati nelle zone sismiche che altrimenti non sarebbero realizzabili.

L’approvazione di questa legge -conclude la nota del Consiglio- costituisce un’azione concreta per il rilancio del settore delle costruzioni pubbliche e private nella regione Basilicata