Scuola Basilicata: Confsal e Snals sì alla chiusura: “Bardi faccia valere diritto alla Salute”

Chiudere oggi, potrebbe garantire l’intero anno scolastico in presenza domani

“Non si tratta di mera presa di posizione ideologica, ma di avere un spirito di lungimiranza e programmazione”. Così Gerardo De Grazia segretario Confsal Basilicata commenta la possibile chiusura di tutte le scuole in Basilicata.

“Chiudere oggi, potrebbe garantire l’intero anno scolastico in presenza domani. Tenere aperte le scuole a tutti costi –aggiunge- e cercare di arrivare a dicembre sperando nelle festività è pura sopravvivenza. Dobbiamo essere consapevoli che trascinarsi fino a dicembre potrebbe compromettere l’intero anno scolastico, come avvenuto a marzo”

Dello stesso tenore il commento di Saverio Lolaico dello Snals che sottolinea: “La scuola è in ginocchio e lo è, stante le preoccupazioni manifestate da buona parte del personale docente ed Ata e da molti dirigenti scolastici, in quanto la percentuale dei contagiati dal Covid-19 aumenta di giorno in giorno nella nostra regione e rende pressoché difficile fare lezione in sicurezza e trasmettere serenità alle famiglie.

Ho già avuto modo di manifestare al Presidente Bardi le preoccupazioni del mondo della scuola e lo sollecita ancora una volta a far valere il diritto alla salute sopra ogni altra esigenza o istanza. Una volta sospese le lezioni, sarà comunque opportuno monitorare l’andamento dell’epidemia e nel contempo assicurare il sostegno alle famiglie, prevedendo l’estensione del congedo parentale, garantire la continuità didattica agli alunni diversamente abili e potenziare l’attività didattica in remoto” .

Non è un caso- aggiunge Lucia Fiore, segretario provinciale di Matera e componente della segreteria nazionale dello Snals– che a partire dall’inizio dell’anno scolastico , i contagi siano sempre più aumentati e continueranno ad aumentare se non si interviene. La scuola è luogo di incontro e di conseguenza di assembramento e non solo al suo interno , ma anche nelle vicinanze , per la presenza di tanti genitori che solitamente accompagnano alle lezioni i propri figli. Occorre inoltre tutelare il personale della scuola che per l’attività professionale che svolge è particolarmente esposto al contagio, come si evince dai dati in nostro possesso.”

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