Universo Salute, sindacati annunciano esposto al Ministero e alla Procura

La delibera regionale sconfessa l'accordo del 24 settembre scorso

Nel corso dell’incontro tra le organizzazioni sindacali e Universo  Salute, l’azienda ha notificato la riproposizione del ricorso alla cassa integrazione a seguito dell’adozione della delibera regionale 809/2020 del 13 novembre scorso. E’ quanto fanno sapere Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl, Fials, Fsi. Tale delibera, infatti, – sostengono i sindacati-sconfessa completamente l’accordo del 24 settembre e ripropone in tutta la sua gravità la vertenza di Universo Salute.

Le conseguenze, con la dequalificazione della struttura, saranno gravissime con l’esubero di decine di unità tra le figure non direttamente impegnate nell’assistenza. Il declassamento della struttura Universo Salute di Potenza a RD3, poi, (che diventerebbe di fatto una RSA) avrà conseguenze gravissime su tutti i dipendenti ai quali verrà applicato un contratto di lavoro fortemente penalizzante. Tutto ciò nel merito.

Quanto al metodo ci troviamo di fronte a interlocutori inaffidabili, incapaci di risolvere i problemi e arroganti nei confronti delle organizzazioni sindacali e dalle legittime aspettative di operatori che hanno sempre mantenuto un livello di assistenza di eccellenza e che contribuiscono a fronteggiare questa terribile pandemia. Cosa si nasconde dietro questa commedia stucchevole?

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl, Fials, Fsi, perciò, non solo inaspriranno le iniziativa di lotta ma presenteranno un esposto al ministro della Salute e all’autorità giudiziaria affinché facciano luce su una vicenda che a questo punto presenta tratti inquietanti e oltre che incomprensibili.

In occasione del consiglio regionale, che si svolgerà lunedì 23 novembre, i sindacati hanno programmato una manifestazione di tutti gli operatori di Universo Salute davanti alla sede della Regione Basilicata e chiedono al presidente Bardi di prendere direttamente in mano la vertenza visto che sia l’assessorato alla Salute, sia l’Asp da quattro mesi continuano a scaricarsi le responsabilità senza arrivare a una conclusione.